Incontri sui temi dell'Arte - La Piazzetta news

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Incontri sui temi dell'Arte

Approfondimenti

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Elenco degli artisti già trattati

01. Antonello Pilittu
02. Gianvittorio Vacca
03. Gildo Atzori
04. Gonario Loddo
05. Fabio Corona
06. Giovanni Corona
07. Monica Angius
08. Nadia Ischia
09. Vito Stramaglia
10. Zuahir Hassib Ali

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Elenco degli artisti da trattare

11. Nazzareno Miconi
12. Primo Pantoli
13. Angelo Liberati
14. Tonino Casula
15. Gaetano Brundu
16. Pinuccio Sciola

Schede gruppi artistici già trattati

01. Gruppo Sinestetico
02. La Galleria del Sale

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ZUAHIR HASSIB ALI
Una pittura che nasce dall’anima
Un’artista che rappresenta l’umanità resiliente



Dipinto in grande formato di Zuhair Hassib Ali - Foto (C)

Ho iniziato a conoscere e apprezzare l’opera pittorica di Zuahir Hassib Ali, artista curdo-siriano nato nella cittadina di Hasakeh (Al Hasakah) ma residente a Damasco, quasi occasionalmente, grazie al Social Network “LinkedIn”, a cui sono registrato. Mi ha molto impressionato il suo modo di descrivere e raccontare, attraverso l’utilizzo sapiente dei pennelli e dei colori, la millenaria e travagliata storia del suo popolo; rappresentato quasi sempre da figure femminili, singole o in gruppo, collocate in ambienti domestici o nelle strade, con bambini o senza, vestite dei costumi tradizionali. Questi, impreziositi dalle particolari lavorazioni del tessuto, dalla vivacità cromatica e da un’eleganza stilistica, che supera l’ottimo artigianato che li ha creati, per entrare a pieno titolo nel campo dell’arte, sono indossati da donne colme di dignità, fiere, indomite nello spirito, pervase da una luce riflessa, come se provenisse dalla... Luna. Esse sono ben consapevoli di rappresentare, anche visivamente, con gli indumenti, le antiche usanze e tradizioni di un Paese ricco di Cultura e, purtroppo, coinvolto in una guerra sanguinaria che sta’ distruggendo tutto, ambiente naturale e antropico, uccidendo in modo indiscriminato, civili e militari, anziani e giovani, donne, uomini e bambini e anche chi cerca di salvarne le vite (leggasi ONG umanitarie).

I suoi dipinti sono macchie non indistinte di colore, precise anche quando artatamente “sfocate” o in dissolvenza, frammenti di vita quotidiana che, dal particolare pervengono ad una dimensione globale, in fondo costituita dalla somma di questi elementi; un mondo colmo di umanità, nonostante tutte le crudeltà e le ingiustizie patite e in corso, da un’intera popolazione, sottoposta ad un’azione di genocidio inaudita, dietro l’oggettiva indifferenza dei potenti della Terra, se non addirittura con la loro diretta complicità.

I quadri di Hassib, mi ricordano non poco, scene d’esistenza paesana, soprattutto dei centri più interni della mia isola di Sardegna, anch’essa millenaria terra ricca di Storia, Cultura e Tradizioni che, nel suo lungo percorso, ha subito oltraggi e saccheggi da parte di non pochi invasori, che l’hanno violentata ma non umiliata, mai. Vedo similitudini profonde, tra la fierezza del popolo siriano e, in particolare, con quello curdo e il mondo agropastorale sardo, anch’esso pervaso da una grandezza perduta e da una nobiltà d’animo ancora esistente, che ne ha forgiato la mentalità “resistente” e orgogliosa, ancora oggi constatabile nei fatti.

D’altronde, come si può non osservare affinità culturali (parallelismi?!) tra questa “gente”, i sardi in generale e determinati artisti isolani? Un Giuseppe Biasi, in particolare, rende facile la conferma di quanto scritto in precedenza. Pur con le dovute differenze di tecnica pittorica e di “impressione” sulla tela, del disegno dei tratti somatici e di motivi peculiari del Paese di provenienza, ci si può fare un’idea di ciò che affermo, navigando sul web alla ricerca di informazioni e di immagini delle sue opere, magari iniziando da questo link (clicca).

Ma si potrebbe parlare anche di Mario Delitala, con le sue “incisioni” in chiaro-scuro che, seppur più da lontano rispetto a Biasi, riprendono scene di vita quotidiana similari; di Filippo Figari che, oltre ai suoi dipinti latino-americani, ha prodotto tele di grande impatto ambientate in Sardegna; per non dimenticare di citare Pietro Antonio Manca, Libero Meledina, Dino Fantini, Liliana Cano, etc. Mi fermo qui, perché  sarebbe troppo lungo citare tutti coloro che, a vario titolo, mi rimembrano le atmosfere evocate nei dipinti di Zuhair Hassib, per cui rimando al web la ricerca specifica, soprattutto alla voce “Grandi maestri sardi della pittura”.

Si, le opere pittoriche di questo grande artista, evidenziano anche la sua nobiltà d’animo, la profonda capacità di “resilienza” e la volontà di riscatto, alla ricerca di un’umanità quasi perduta che, altri, sembrano volere annientare totalmente.

In conclusione, devo affermare che sento vicinissima al mio animo la pittura di Hassib e sono convinto che lui, nel profondo, sia un sardo di adozione, come io un siriano-curdo. Qualcuno le chiamava “affinità elettive”, io, personalmente, più semplicemente, ritengo si tratti di “empatia”, contiguità culturale e spirituale, dai valori condivisi che, non ci abbandoneranno mai: giustizia e pace, umanità e vita.

Gianfranco Ghironi
15 agosto 2016




PROFILO dell'ARTISTA CURDO-SIRIANO ZUAHIR HASSIB ALI
(A Profile of Kurdish-Syrian Artist Zuhair Hassib Ali)
Website “TheKurdishProject”


Zuhair Hassib Ali,  affianco ad una sua opera - Foto (C)

ALTRI APPROFONDIMENTI
Website “Kurdistan Gallery”
Website “WorldArtDubai”
Website “Women in Art”
Website "The Creative Memory of the Syrian Revolution"

VIDEO su YOUTUBE

http://www.youtube.com/user/hassibart


CONTRIBUTO CRITICO (in inglese)
Karlos Zurutuza - One Way to See the Killing on Syria  

CONTATTI E-MAIL

hassibart@gmail.com

hiba-kanaan@hotmail.com


Dipinto di Zuhair Hassib Ali - Mio titolo: "Orrori della guerra" - Foto (C)


INFORMAZIONI
Social Media/Network

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Zuahir Hassib Ali - Foto SS.MM.

FONTE IMMAGINI

Website “TheKurdishProject”
Facebook.Com "Zuhair.Hassib.art"

Website "Hassibart.Com" di Zuahir Hassib Ali

Website "The Creative Memory of the Syrian Revolution"

Foto (C) All Right Reserved

AVVERTENZA

Le immagini fotografiche, pubblicate  nella sottostante galleria in slideshow, a corredo del testo, sono di esclusiva proprietà (C) dell'autore Zuhair Hassib Ali, che le ha cortesemente messe a disposizione di questo sito, alfine della migliore presentazione dell'articolo sulla sua opera pittorica. Nessuno, pertanto, è autorizzato alla copia, al prelievo, alla diffusione/pubblicazione e/o al loro utilizzo, per qualsivoglia motivo e circostanza, senza il preventivo consenso scritto dell'autore. Chiunque fosse interessato, può e deve presentarne formale e motivata richiesta, contattando direttamente l'autore. Al riguardo, si veda più sopra le possibili modalità di inoltro delle eventuali richieste in tal senso.
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PHOTOGALLERY in SLIDESHOW MANUALE

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VITO STRAMAGLIA, PAINTER
Suscitare emozioni è lo scopo di ogni vero artista
http://www.vitostramaglia.com


Vito Stramaglia "Il buio non aspetta" (C) Olio su tela applicata su legno (44x32)


SCHEDA ARTISTICA - ARTISTIC BOARD

ABOUT (Italiano)
Dal "chi è" Vito Stramaglia dal suo sito web

<Vito Stramaglia è nato in Italia.
Cresciuto a contatto con i colori e con l’arte ha sempre avuto con queste un rapporto di amore e odio che ad un certo punto l’hanno portato a prediligere la via dell’agonismo sportivo, diventando pugile professionista.
Quando tutto faceva pensare ad una carriera atletica riceve un forte impulso alla pittura, dedicando la sua vita alla conoscenza di se attraverso questo linguaggio.
Oggi nei suoi dipnti si può leggere la sua storia e la sua ricerca.
Dopo un accurato studio dei maestri e grazie alla sua costante curiosità sul mondo spirituale, giunge alla sua personale visione della vita, che trae spunto dalla fisica quantistica.
Nei suoi dipinti la forma viene frantumata fino a perdersi nel “TUTTO”, rendendo il soggetto puro pretesto e prediligendo attraverso l’eccessiva materia pittorica, la tecnica informale.>.

ABOUT (English)
From "who is" Vito Stramaglia from its website

<Vito Stramaglia was born in Italy.
Son of three generations  of painters  and decorators, his natural environment was one full of color and art
Vito had received a training in order to become a painter,  but later on he had developed a troubled relationship  of love and hate with painting. In Fact ,at some point in his adolescence this  relationship led him to dedicate himself to competitive sports, becoming a professional boxer.
At the peak of his boxing career  he felt  a strong need to to go back to his first passion devoting his life to look for the inner soul of things through painting.    
Today, in his work , it is possible to read his story, his research.
After a profound study of the old masters  and the avant-gardes  ,supported by constant wish for spirituality he reached his personal vision of life, inspired by quantum physics; by  the illusion of the existence form, translating it with his painting.
In his paintings the form is crushed and lost in the "whole", shaping the original subject in an  overwhelming and powerful message of strength and tenderness.>.

Formazione
Dal Profilo LinkedIn

Accademia di Belle Arti Pittura
Laurea, Pittura, 110lode/110
2002 – 2006

Florence Academy of Art
Master post laurea, pittura
2007 – 2009

PAINTING


Vito Stramaglia "Tic Tac" 2016 (C) Olio su tela (100x70)

LANDSCAPE


Vito Stramaglia "Insieme a lei" 2015 (C) Olio su legno (30x40)

PORTRAIT


Vito Stramaglia "Fede" 2015 (C) Olio su legno (38x32)

DRAWING
Graphic works


Vito Stramaglia (C) Senza anno, titolo e misure

ACADEMIC DRAWINGS
Academic works

EXIBITION
Art exhibitions and other events


Locandina Exhibit Collettiva "Corpo Sacro" - Firenze c/o OnArt Gallery dal 5/3 al 5/4/2016

INTERWIEWS
ArtBookGuy - Heart and Introspection

CONTACT
Form Online



Vito Stramaglia


Per ulteriori informazioni

- Twitter
- WebSite
- LinkedIn
- Facebook
- Instagram

Fonte di prelievo (testo e immagini)
Website di Vito Stramaglia, Painter

Note
Si ringrazia sentitamente Vito Stramaglia, per la concessione del prelievo di testo e immagini dal suo sito web personale. La Piazzetta news augura all'artista tutto il bene possibile, per il prosieguo dell'attività professionale.

Avvertenza
Le immagini fotografiche delle opere d'arte, pubblicate a corredo del testo, sono di esclusiva proprietà (C) dell'autore Vito Stramaglia, che le ha cortesemente messe a disposizione di questo sito, alfine della migliore presentazione del servizio <Vito Stramaglia, Painter>. Nessuno, pertanto, è autorizzato alla copia, al prelievo, alla diffusione/pubblicazione e/o al loro utilizzo, per qualsivoglia motivo e circostanza, senza il preventivo consenso scritto dell'autore. Chiunque fosse interessato, può e deve presentarne formale e motivata richiesta, contattando direttamente Vito Stramaglia. Al riguardo, si veda più sopra le possibili modalità di inoltro delle eventuali richieste.
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NADIA ISCHIA, SAND ARTIST
Performance, video e workshop di Disegni di Sabbia, Sand Animation e Sand Art
http://www.disegnidisabbia.com/nadia-ischia-sand-artist




Nadia Ischia - Snapshot di "Cena Romantica" dal video YouTube


Dal WEBSITE di NADIA ISCHIA

<Le magiche animazioni di sabbia interpretano la musica, le storie, le filastrocche e le poesie.
La musica guida le mani, i disegni di sabbia appaiono, si fondono, spariscono e rinascono.
Grazie ai disegni di sabbia si possono creare suggestive performance, spettacoli per bambini o video su misura.>.

CHI SONO

<Mi chiamo Nadia Ischia.
Sono nata e cresciuta in Trentino, a due passi dal Lago di Garda, posto in cui torno con grande piacere tutte le estati.
A Bologna, la mia città d’adozione, mi sono laureata in Pedagogia e ho seguito il corso in editoria per ragazzi dell’Accademia Drosselmeier.
L’interesse per l’arte e l’editoria per ragazzi mi ha portata a frequentare corsi di incisione (Amici dell’Arte, Riva del Garda), restauro pittorico (bottega Monica Ori, Bologna) e illustrazione di albi (corso di Octavia Monaco, Bologna).>

"Dal 2011 realizzo performance, video e workshop di Disegni di Sabbia, una tecnica chiamata anche Sand Animation e Sand Art.".

<Quella dei disegni di sabbia è una tecnica artistica elaborata da molti autori in modo prevalentemente autodidatta e per questo molto legato, non solo nello stile ma anche nei materiali scelti, alla personalità e al gusto di ogni singolo artista.
Nel 2011 é iniziata la mia “ricerca” in questo ambito e, nel corso degli anni, ho sperimentato varie superfici, tipi di sabbia ed effetti.>.

"Con questa tecnica realizzo performance su misura, video, laboratori e spettacoli per bambini, per adulti e per tutti.".

<Con la tecnica dei disegni di sabbia, ho intrecciato collaborazioni con svariate realtà fra le quali>:

   - Spazio Cinnoteca, CINETECA di BOLOGNA
   - Dipartimento Educativo, Museo d’arte di Rovereto Mart
   - MUSE museo di scienze di Trento
   - Video, OBI, Open Biomenical per TEDxComo
   - WFO World Farmers’ Organisation per Expo2015
   - Videoclip per The Bastars Sons of Dioniso
   - Abbigliamento Brums
   - Casa editrice Artebambini
   - Osijek Teatro Nazionale, Croazia
   - Altromercato, concorso artistico




Nadia Ischia - Immagine "Testa di cavallo" dal website <Disegni di sabbia>


COSA FACCIO

SPETTACOLI PERSONALIZZATI per GIOVANI e ADULTI

Gli spettacoli per adulti possono essere concordati con almeno un mese di anticipo sulla data dell’evento. E’ possibile creare suggestive performance con il solo accompagnamento musicale o delle letture tematiche.

Gli spettacoli per adulti già disponibili sono i seguenti:

   l’uomo che piantava gli alberi (lettura animata dell’omonimo libro di Jean Giono, 40 min dai 12 ai 99 anni)
   Il grande cavallo blu (spettacolo ispirato alla Legge Basaglia, tratto dal libro di Irène Cohen-Janca 40 min dai 9 ai 99 anni)
   L’unicità della terra (spettacolo di divulgazione scientifica riguardante la terra, l’estinzione, le varietà di semi, 30 min dai 9 ai 99 anni).

Contattami per conoscere gli altri spettacoli per adulti disponibili

SPETTACOLI di LETTURA ANIMATA per BAMBINI

Spettacolo di lettura animata di storie e filastrocche, adatto ad un pubblico di bambini dai 3 ai 5 anni o dai 6 agli 11 anni.
La durata varia a seconda del numero di storie, della fascia d’età a cui ci si vuole rivolgere e alla tematica che si vuole affrontare. E’ possibile creare una narrazione su misura per un evento o una specifica attività.
E’ suggerita una durata massima di 30 min per bambini dai 3 ai 5 anni e fino a 50 minuti per bambini dai 6 agli 11 anni.

SPETTACOLI e LABORATORI per BAMBINI

Durante gli workshop sarà possibile sperimentare il tavolo luminoso, inventare delle storie e costruire una piccola scatola luminosa per realizzare i disegni anche a casa.
I workshop per bambini possono avere una durata di 1 fino a 3 incontri (di 2 o 3 ore ciascuno).
Sono rivolti a bambini dai 6 agli 11 anni o dagli 11 ai 15 anni.
Il numero massimo di partecipanti è di 15 bambini.

VIDEO OPERA d’ARTE

Con la tecnica dei disegni di sabbia è possibile realizzare, oltre che a spettacoli dal vivo, anche dei video personalizzati.

Racconta la tua idea o il tuo progetto, sarò felice di realizzare un video personalizzato per le tue esigenze!

SPETTACOLI - EVENTI PREVISTI per l'ANNO 2016

01
Storie di Sabbia
3 aprile , 15:00–16:00
Fondazione Famiglia Sarzi, Via Guazzatoio, 12
Reggio Emilia
Storie di Gianni Rodari e Roberto Piumini interpretate dalle immagini di sabbia e dalla voce della burattinaia Valentina Paolini

02
Letture alla libreria Balena Bianca
5 aprile , 14:00–15:00
Balena BIanca, Galleria Marconi 13
Sasso Marconi, 40037 + Google Map:
Letture animate dai disegni di sabbia in libreria

03
Il cavallo blu
15 aprile , 21:00–22:00
Portland, Via Papiria, 8
Trento, Italia

04
Disegni di sabbia in libreria
16 aprile , 15:00–17:00
La seggiolina Blu, Via Manzoni, 51
Trento, 38122
Lettura animata dai disegni di sabbia alla libreria "Seggiolina Blu" di Trento

05
IL GRANDE CAVALLO BLU
23 aprile , 17:00–18:00
Spettacolo tratto dall'omonimo libro di Irene Cohen Janca, uno spettacolo ispirato alla legge Basaglia adatto a tutte le età


06
Seminario regionale: inclusione scolastica
10 maggio
Museo La CIvitella, Via G. Pianell
Chieti
Lettura animata tematica in occasione del seminario regionale per insegnanti di sostegno. Letture sull'autismo, la sordità e la migrazione, metodi e strategie per organizzare una buona inclusione scolastica.

07
Spettacolo privato
11 maggio
Luogo Senza Nome, Modena
Spettacolo in occasione di cerimonia privata

08
Evento privato
20 maggio
Luogo Senza Nome, Rovigo, + Google Map:
Performance in occasione di cerimonia privata

09
L’eco del museo
21 maggio , 15:00–17:00
Ecomuseo, via O. Baratieri, 11
Borgo Chiese TN, 38083
Spettacolo di valorizzazione delle proposte dell'Ecomuseo Valle del Chiese

10
Spettacolo privato
16 giugno , 8:00–17:00
Milano, Milano
Spettacolo in occasione di evento privato

11
Rossini e la Gastronomia
9 luglio , 22:00–23:00
Novilara, Pesaro
Spettacolo in occasione di evento enogastronomico




Per ulteriori informazioni e/o contatti con l'artista (clicca link)


- E-Mail

- Website
- Youtube
- Facebook

Nota
La Piazzetta news, segnala il bel video realizzato da Nadia Ischia, in collaborazione con altri soggetti, a favore del Sì al referendum del 17/04/2016 contro le trivellazioni dei fondali marini. Referendum sostenuto apertamente anche da questo sito web. Il filmato di cui trattasi, intitolato "Vota SI' al referendum del 17 aprile", è visionabile all'URL di YouTube https://www.youtube.com/watch?v=LG3um7lE4Po (clicca link), oppure alla pagina Ambiente di qusto stesso website (clicca link interno).

<Al referendum del 17 aprile votiamo Sì>

Video Pubblicato da "Università 5 Stelle"
Realizzato in collaborazione con:
- mani di Nadia Ischia - www.disegnidisabbia.com
- voce e testo di Alessandra Battaglia - www.alessandrabattaglia.it www.melogranoarte.it
- studio di registrazione - www.groovefarm.it


AVVERTENZA

Il testo e le immagini soprariprodotti, sono stati prelevati dal sito web personale di Nadia Ischia, previa richiesta di apposita autorizzazione, per la cui cortese concessione si ringrazia l'artista, a cui si augura sinceramente tutto il successo che merita per il prosieguo della sua attività professionale.

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Monica Angius
Freelance Photographer dal 2012 ad oggi
Cagliari, Sardegna, Italy




1. Pan di Zucchero, Masua - Fotografia (C) di Monica Angius (all rights reserved)

Freelance Photographer dal 2012 ad oggi


<Fotograficamente ho documentato, dal 2012 ad oggi, la visita di Papa Francesco in Sardegna, i carnevali e le principali manifestazioni folkloristiche e culturali della Sardegna, concorrendo a promuovere, attraverso le mie immagini, il valore e l'importanza delle più importanti feste isolane, come la Sagra di Sant'Efisio di Cagliari, il Redentore di Nuoro, la Sartiglia di Oristano, il Matrimonio Selargino, il Matrimonio Sorrese.
Dal 2013 collaboro con Focusardegna, un portale di approfondimento dedicato alla Sardegna con particolare riferimento alle tematiche relative alla promozione, al marketing territoriale e al destination management.
Fotografia di moda, architettura, naturalistica. Buona conoscenza di Lightroom e Photoshop, di PC e Mac>.

Nel mio zaino

Canon EOS 5D markiii, Canon 6D, Tamron 24-70mm f/2.8 Di VC USD, Canon 50mm f1.4 USM; Canon EF 85mm f/1.8 USM; Canon EF 135mm f/2.0 L USM; Canon EF 70-200 f/2.8 IS USM II; Samyang 14 mm F2.8 aspherical; Sigma 20mm f1.4 DG HSM Art, Sigma 35mm f1.4 Dg Hsm Art Series

Freelance Photographer per "Focusardegna"

Settembre 2013 – presente (2 anni 7 mesi)Sardegna, Italia
"Collaborazioni in qualità di fotografo presso questo editoriale on line , che si occupa di tutto ciò che riguarda la Sardegna, dalle tradizioni all'attualità.".

Freelance Photographer per "Monica Angius Fotografia"

Aprile 2012 – presente (4 anni)Cagliari, Italia
"Svolgo con passione quest' attività, nel settore moda, con un occhio particolare alle tradizioni sarde, ai paesaggi urbani e alla street photography, ".
(aperto) 2 riconoscimenti e premi

RICONOSCIMENTI e PREMI

01. Finalista contest Work Maker, Bologna, 19 giugno 2014
Spinner 2013, Igersitalia
Giugno 2014
"Una mia foto fra le 10 finaliste del contest "Come è cambiato e come cambierà ancora il lavoro che fai? Racconta in uno scatto il tuo lavoro, quello che fai e come immagini che cambi" organizzato da Spinner2013 e patrocinato da Igersitalia, presso la sede della Regione Emilia Romagna a Bologna, all'interno di un evento dedicato al mondo del lavoro e alle sfide che si devono sostenere nella società odierna.".

02. Premiazione giuria del Contest "Lavoro. Impiego Contemporaneo"
Officina IC2_Works
Giugno 2014
"Una mia foto è stata selezionata dalla giuria del contest "Lavoro. Impiego contemporaneo" organizzato dall'officina IC2_Works e parteciperà alla "Mostra fotografica sul lavoro in epoca contemporanea" che verrà organizzata dall'associazione IC di Cagliari ed a tutte le attività divulgative correlate ad essa.".

03. Premiazione giuria del Contest INGEGNERIACONTEMPORANEA Officina IC2_WORKS
ASSOCIAZIONE IC, Cagliari 2020, Sardegna2050, ICs, OIC, CNI e Network giovani
Settembre 2015

<Vincitrice con uno scatto raffigurante i giardini pensili di Milano del 3° contest fotografico dal titolo "L' ingegneria nella Società Contemporanea", come espressione della creatività e dell' ingegno umano, nonché frutto della capacità tecnica e specialistica dell' ingegneria italiana e internazionale, e al suo rapporto con la città. Lo scatto vincitore è stato esposto a Venezia Lido, presso il Palazzo del cinema in occasione del 60° Congresso Nazionale Ordini Ingegneri d' Italia dal 30/09 al 02/10/2015; al SAIE ( Salone Internazionale dell'Edilizia) di Bologna dal 14 al 17 ottobre 2015, presso lo stand del CNI - Consiglio Nazionale degli Ingegneri; all'auditorium Tiziano Zali di Lodi nella sede direzionale della Banca Popolare di Lodi progettata da Renzo Piano, in occasione di una giornata dedicata alle scuole e ai professionisti nell' ambito del Festival dell' Ingegneria, e in una mostra pi aperta alla cittadinanza nella stessa città di Lodi; a Cagliari nell'ambito della rassegna "Città d'Autore", nell' ambito dello spazio "2+1_social network"; in una mostra itinerante che toccherà altre città italiane.>.

Formazione
Università degli Studi di Cagliari
Istituto tecnico femminile statale "Grazia Deledda"
(Maturita' linguistica, Lingua e letteratura inglese/Lettere)

Suoi lavori fotografici sono visibili
Facebook - Monica Angius photos
Flickr - Portfolio di Monica Angius
Nikon photographers - Monica Angius



2. Pan di Zucchero al tramonto, Masua - Fotografia (C) di Monica Angius (all rights reserved)


Per info e contatti (link a documento jpg)
"Curriculum Vitae e Professionale"

Fonte prelievo autorizzato (testo e immagine 1)
LinkedIn
Fonte prelievo autorizzato (immagine 2)
Facebook

AVVERTENZA

Le immagini fotografiche, pubblicate a corredo del testo, sono di esclusiva proprietà (C) dell'autrice Monica Angius, che le ha cortesemente messe a disposizione di questo sito, alfine della migliore presentazione dell'articolo <Monica Angius - Freelance Photographer dal 2012 ad oggi>. Nessuno, pertanto, è autorizzato alla copia, al prelievo, alla diffusione/pubblicazione e/o al loro utilizzo per qualsivoglia motivo e circostanza, senza il preventivo consenso scritto dell'autrice. Chiunque fosse interessato, può e deve presentarne formale e motivata richiesta, contattando direttamente Monica Angius. Al riguardo, si veda più sopra le possibili modalità di inoltro delle eventuali richieste.
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"Steel Wool" - Portfolio di Giovanni Corona photographer
Esempi di come si applicano le specifiche tecniche di fotografia
http://www.phototutorial.net/2016/03/14/portfolio-giovanni-corona-steel-wool




"Orange Mill" - Foto (C) di Giovanni Corona  


<La particolare passione per lo steel wool arriva dalla mia continua curiosità per gli scatti effettuati in condizioni di luce scarsa, mista alla creatività che i giochi di luce possono offrire (se vuoi approfondire quesdta tecnica e magari cimentartici, vedi il tutorial Come fotografare… la tecnica dello “Steel wool”).
Seppur considerato da molti banale, sopravvalutato e ormai trito-ritrito, il lightpaint da steelwool incendiata per me è nato come passione – tentativo e in seguito ho cercato di sfruttarlo come cornice per esaltare strutture urbex abbandonate che sono state comunque importanti per la storia locale dell’uomo.
Rovine minerarie, fari nautici, locali abbandonati: il tutto illuminato con la steelwool incendiata ri-assume motivo d’attenzione nell’ immagine sia per colori che per “spettacolo”.
Dopo essermi documentato in materia (ed essermi reso conto che non è così facile come un tempo poter trovare la lana d’acciaio VERA), ho deciso di attrezzarmi e provarci, e si è trattato di un piccolo successo personale.
Il mio principale intento, oltre alla pura passione per la foto low-light, è quella di permettere a chi guarda le mie foto di ri-scoprire i posti abbandonati nel Sulcis Iglesiente (principalmente).
“Sparks in Arbus”, “Old-Beacon Sparks”, “@ Sparkroom” sono la principale “evoluzione” del mio concetto fotografico di urbex – notturno.
Evidenziare – sihlouettare il soggetto giocando con le sue forme, circondandolo con una cornice di luce calda… un gioco pirotecnico che dia movimento e che racchiuda la staticità dell’ abbandono, “accendendo” per così dire, quella scintilla di curiosità e, si spera, di bellezza.
Più che Fotografia infatti, io le definirei immagini creative.
L’ultima mia creazione porta il mio livello di steelwool incendiato una spanna sopra a prima: essendo amante anche del paesaggio notturno, dell’ astroscape e del light painting in generale, ho deciso di combinare tutto questo in una foto, cercando comunque di essere chiaro riguardo il “messaggio” che si rifà al solito “evidenziare” il soggetto.
Orange Mill vuole sfruttare le forme del rudere per far intendere con la luce dello steelwool incendiato, un mulino. La particolarità è che sta in riva al mare e che in realtà il lightpainting svela che si tratta di una casa dei pescatori. Il tutto contornato da una lunga esposizione che rende l’acqua piatta e il cielo vorticoso, ma allo stesso tempo se ne denota il dettaglio che solamente una notte serena e stellata può offrire.
Un particolare molto interessante è che alcune scintille letteralmente rimbalzano sull’ acqua, non chiedetemi come… non so come sia potuto accadere.> (Giovanni Corona)


Foto inserite nel Portfolio e visibili nell'apposita Photogallery a margine

01. Giovanni Corona, The Spark-Man (*)
02. Giovanni Corona, Sparks in Arbus
(**)
03. Giovanni Corona, The Spark-Man II painted memories
(***)
04. Giovanni Corona, Old Beacon Sparks
05. Giovanni Corona, @ Sparkroom
06. Giovanni Corona, Orange Mill

ATTESTAZIONI, PREMI e/o RICONOSCIMENTI

(*)
“The Spark-Man” è stata virtualmente premiata come “Cool Capture” foto dagli amministratori del sito ViewBug.
(**)
“Sparks in Arbus” è stata premiata con il 2nd posto al MIFA 2015 categoria “Fine Art – Special Effects” (amateur).
(***)
“The Spark-Man II: painted memories” è stata elogiata e selezionata fra le TOP 50 (Open) del contest mondiale Sony 2016, verrà prossimamente esposta a Londra durante la mostra del prestigioso contest e pubblicata nella home page del sito di riferimento, il WPO.

Note
Il testo soprariportato, redatto dallo stesso Giovanni Corona, è stato prelevato dalla rivista online "Photutorial.Net" (clicca link), a puro titolo divulgativo. Chi volesse approfondire la conoscenza dei lavori fotografici di Giovanni Corona, non può prescidenre dalla visione delle splendide immagini pubblicate sull'autorevole rivista online fotografica "Photutorial.Net", con la quale l'autore collabora attivamente, curando un'apposita rubrica. Per quanto attiene la specfica tecnica dello "Steel Wool", utilizzata per la realizzazione elle splendide immagini riprodotte nel portfolio di cui trattasi, si veda il "tutorial" <Come fotografare… la tecnica dello Steel wool>.

Fonte news e autorizzazione
Giovanni Corona photographer

Fonte prelievo testo e immagini (link)
Website "Photutorial.Net"

Per info e contatti con l'autore

https://twitter.com/gcj_photography
http://www.phototutorial.net/author/giovanni-corona/
https://500px.com/photo/123495561/fotografa-il-fotografo-che-fotografa-by-giovanni-corona

Vedi ulteriori dettagli sul sito web "La Piazzetta news"
Giovanni Corona fotographer - Free Lance c/o Flickr e altri siti web
Giovanni Corona, fotografo dell'infinito - Importante riconoscimento al WPO

AVVERTENZA


Le immagini fotografiche, pubblicate a corredo del testo nella sottostante galleria in slideshow, sono di esclusiva proprietà (C) dell'autore Giovanni Corona, che le ha cortesemente messe a disposizione di questo sito, alfine della migliore presentazione dell'articolo <"Steel Wool" - Portfolio di Giovanni Corona photographer>. Nessuno, pertanto, è autorizzato alla copia, al prelievo, alla diffusione/pubblicazione e/o al loro utilizzo per qualsivoglia motivo e circostanza, senza il preventivo consenso scritto dell'autore. Chiunque fosse interessato, può e deve presentarne formale e motivata richiesta, contattando direttamente l'autore. Al riguardo, si veda più sopra le possibili modalità di inoltro delle eventuali richieste.
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PHOTOGALLERY in SLIDESHOW MANUALE


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<La GALLERIA del SALE - The GALLERY SAL>

Street art makes it more urban and social Cagliari capital city
La street-art rende più urbana e sociale Cagliari città capitale




<"La Galleria del Sale” è la prima galleria d'arte contemporanea a cielo aperto della città di Cagliari. E' un progetto che nasce dall’incontro dell’associazione Urban Center Cagliari con una serie di artisti locali specializzati nella street-art e nell’arte dei murales. Dopo un’attenta selezione tra i tanti writers del panorama isolano e nazionale, ne son stati quindi individuati 15 che, nel corso degli ultimi due weekend di agosto, realizzeranno ciascuno un murale nel contesto della nuova pista ciclabile che congiunge il porticciolo turistico di Su Siccu con il Viale La Palma, nei pressi dell’ingresso del Parco di Molentargius. Nello specifico saranno interessati i setti portanti dei due cavalcavia pedonali che congiungono l’Area Sportiva sulle vie Pessagno e Rockfeller con via Amerigo Vespucci (fronte Stadio Sant’Elia), e del Ponte Vittorio.

Il tema comune dei lavori, scelto dai direttori artistici Daniele Gregorini e Nicola Pusceddu, sarà la natura, concentrando l’attenzione sul suo rapporto con l’uomo, tentando di veicolare, attraverso la creatività degli artisti, il valore ed i significati della natura stessa.

Tante iniziative nel mondo dell’arte degli ultimi decenni hanno posto una particolare attenzione sulla prospettiva dell’ambiente urbano, soprattutto in rapporto alla tecnologia, alla quotidianità, al consumismo, all’influenza dei media e delle nuove forme di interazione, evidenziando l’alienazione dell’uomo nei contesti urbani o semplicemente la vita caotica o tranquilla di città. Scopo delle opere che verranno realizzate sarà quindi quello di indirizzare il pensiero di chi fruirà delle opere verso queste tematiche.

Il nome dell’progetto, “La Galleria del Sale”, vuole indicare con il termine “Galleria” la presenza di più opere d’arte, e con il nome “sale” ricondurre alla collocazione geografica della galleria stessa, che si troverà appunto lungo il percorso ciclo-pedonale “Via del Sale”.

Promosso dall’Assessorato all’Istruzione, Politiche Giovanili, Sport, Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari, il progetto “Inter20” nasce con lo scopo di supportare le esigenze creative del mondo giovanile, valutando percorsi alternativi per la promozione dell’arte contemporanea. Ma non solo, amministrazione e Urban Center Cagliari lavoreranno insieme per cercare di creare un grande laboratorio urbano d’arte e partecipazione dei cittadini, dando loro la possibilità di confrontarsi con gli artisti sulle opere d’arte in fase di realizzazione. Verranno inoltre coinvolti all’interno del progetto anche alcuni fotografi che documenteranno l’evento.

Gli artisti coinvolti all’interno del progetto sono per lo più cagliaritani, cresciuti artisticamente all’interno della città e riconosciuti come massimi esponenti della street-art a livello nazionale e internazionale come Tellas e Federico Carta – Crisa, ma anche Ufoe, La FilleBertha, Neeva, Eisenauer, Daniele Gregorini, Conan, Marcello Marinelli, Bof e Skan; non mancheranno anche ospiti da altre zone della Sardegna, come ad esempio Enea da Sassari; ospiti dalla penisola comeZed1 di Firenze e ManuInvisible di Milano; e l’artista inglese Billyandalex.

“La Galleria del Sale” rappresenterà la prima vera galleria d’arte contemporanea a cielo aperto della città di Cagliari.>.

Curatore
Daniele Gregorini

Direzione artistica
Daniele Gregorini e Nicola Pusceddu

Telefono
348 416 5823

Sito Web - Website
http://urbancenter.eu

Pagina Facebook - Facebook page

https://www.facebook.com/Galleria-del-Sale


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Fonte di prelievo delle notizie e delle informazioni con immagine logo
https://it-it.facebook.com/Galleria-del-Sale-337540376410678/info/?tab=page_info
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Fabio Corona, Nature fine art Photographer
Se il Cinema è la 7^ Arte, la Fotografia la precede
Commento di Gianfranco Ghironi




Fotografia di Fabio Corona: "Nel mare mosso1" (C) SulcisNaturalmente

Dopo le mostre personali degli artisti Gianvittorio Vacca, Luisa Schirru, Fabio Stocchino e di quella ancora in corso dedicata al pittore e scultore monserratino Francesco Obinu, il “Caffè Gaudì” propone un’esposizione dedicata alla fotografia naturalistica. E la fa svolgere ad uno dei più bravi fotografi sardi del settore Natura e Ambiente, Fauna e Flora: Fabio Corona di Carbonia.
Non a caso, la sua mostra personale di fotografia si intitola “In Flora” e costituisce un omaggio appassionato alla natura isolana, alla sua biodiversità floreale, vissuta empaticamente attraverso gli obiettivi di una reflex, manovrata sapientemente in luce naturale, senza i ritocchi digitali cari agli utilizzatori di Photoshop.
Un “nature fine art photographer” come lui stesso si definisce, che opera con meticolosità certosina, attendendo pazientemente l’attimo giusto per premere il pulsante e non farsi sfuggire quello che può essere definito l’attimo fuggente o “carpe diem”; per trovare il mix giusto, tra inquadratura del soggetto, il tempo di posa o il diaframma impostato e la luce naturale necessaria al miglior scatto possibile.
Un fotografo, artigiano e artista al tempo stesso ma anche esperto botanico autodidatta, avendo imparato direttamente sul campo a riconoscere le varie specie floreali, dotato di una grande sensibilità che approccia la Natura con la stessa tenacia, ma con risultati nettamente migliori, rispetto a quelli ottenuti da Santiago, l'anziano pescatore protagonista del celebre romanzo “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway.
L’esposizione "In Flora" di Fabio Corona
(*), la quinta della serie di eventi artistici promossi nell’ambito della rassegna “Il silenzio delle sirene” dal “Caffè Gaudì”, si svolgerà nella sede del locale in via Italia 152 a Cagliari-Pirri, a partire dal 20 febbraio al 3 marzo 2016. L’inaugurazione avverrà alle ore 18.30 del giorno di sabato 20 c.m. alla presenza dell’artista e con i fiori protagonisti indiscussi, ritratti così vividamente da poterne quasi percepire il profumo.
In attesa di visionare questa mostra, per esprimere un commento ancora più preciso in merito alle sue realizzazioni, riporto più sotto il testo descrittivo diffuso dall’autore stesso, accompagnato da un’autobiografia e da alcune sue splendide immagini fotografiche, cortesemente concesse per questo articolo di presentazione.

Gianfranco Ghironi

(*) Nota

Per info su mostra "IN FLORA" di Fabio Corona al Caffè Gaudì




Fotografia di Fabio Corona: "Fuori dal verde" (C) SulcisNaturalmente


Presentazione della mostra fotografica personale "In Flora" di Fabio Corona

<Un'esplosione di colori, contrasti, luci e tonalità: questo traspare dallo sguardo attento e appassionato di Fabio Corona, capace di catturare gli aspetti al tempo stesso travolgenti e delicati di una Natura che pietrifica gli occhi davanti alla sua bellezza mozzafiato. Specie della flora spontanea colte nella loro realtà ora delicata ora struggente, macro-vedute inusuali sul micro mondo che ci circonda. E così, ogni immagine è quasi una trasposizione di un piccola storia che è infusa del fascino della Natura isolana senza filtri e condizionamenti di sorta>

Fabio Corona, fotografo di Carbonia, ha da sempre avuto una grande passione: la Natura. La curiosità lo ha stimolato ad approfondire la conoscenza di ciò che lo circondava e la fotografia si è dimostrata il mezzo ideale per congelare i momenti vissuti.

“Alla fine credo di aver trovato il giusto connubio tra la Natura e la Fotografia: il risultato sono le mie immagini naturalistiche che spero siano pervase dall'amore per tutto ciò che ho potuto vedere e percepire.”>. (Fabio Corona)




Fotografia di Fabio Corona: "Blu nella città" (C) SulcisNaturalmente


Autobiografia professionale di Fabio Corona


<Sono nato a Carbonia e da sempre avuto una grande passione: la Natura.
E’ stata lei a spingermi ad uscire, a conoscere, ad interagire, a guardare il mondo con occhi differenti. La curiosità mi ha stimolato ad approfondire la conoscenza di ciò che mi circondava e la fotografia si è dimostrata il mezzo ideale per congelare i momenti vissuti.
Queste esperienze si concretizzano nella mia opera fotografica e soprattutto nel mio scopo: trasmettere le emozioni provate nel momento dello scatto e non mera tecnica fotografica. Le mie  immagini, quindi, sono molto aderenti all’originario concetto di fotografia: l’ottenimento di immagini attraverso il trattamento della luce ad opera della sola attrezzatura fisica utilizzata e non grazie all’elaborazione digitale a posteriori. In virtù di ciò, e solo con pochissime eccezioni, le mie fotografie sono frutto di singoli scatti e non di fusioni di immagini multiple.
Per questo, volutamente, l’utilizzo di programmi per la post-produzione è volto allo sviluppo delle fotografie più che ad una loro modifica. Da qui l'invito a guardare le immagini per quello che rappresentano senza possibili condizionamenti dovuti alla conoscenza dell’attrezzatura utilizzata. Per una mia precisa scelta, scatto quasi unicamente con luce naturale e con un uso limitato di accessori: le mie immagini devono essere il più naturali possibile!
Negli ultimi anni ha preso forma, ed assorbito molto tempo, il suo lavoro fotografico SulcisNaturalmente: “Questo è il nome che ho voluto dare al mio progetto. Vedere il territorio del Sulcis-Iglesiente focalizzando l'attenzione sulla sua indiscussa protagonista, la Natura.”
Anni di uscite hanno permesso di cogliere aspetti, momenti, scorci a volte molto conosciuti a volte poco noti cercando di far risaltare l'unicità di questa porzione di Sardegna per varietà, entità, peculiarità di paesaggi, panorami e specie floro-faunistiche: un insieme di habitat spesso incontaminati modellati in milioni di anni che fanno del sudovest sardo un luogo esclusivo e straordinario.
“Alla fine ho creduto di aver trovato il giusto connubio tra la Natura e la Fotografia: il risultato sono le mie immagini naturalistiche che spero siano pervase dall'amore per tutto ciò che ho potuto vedere e percepire nei diversi luoghi percorsi e visitati.”
Nonostante diverse mie immagini siano state premiate in concorsi fotografici e pubblicate in calendari, le mie fotografie nascono col fine della stampa fisica quindi la via espositiva è il mezzo principale di pubblicizzazione delle mie opere: negli ultimi anni ho avuto modo di esporre nella penisola e, soprattutto in Sardegna, con mostre tematiche (In Flora, Macrovisioni, Paesaggi Mediterranei, Scorci di Sardegna) che hanno avuto un ottimo successo e riscontro da parte dei visitatori.
Anche nell'era di Internet vedere una mia immagine stampata è tutt'altra cosa che vederla su uno schermo.> (Fabio Corona)




Fotografia di Fabio Corona: "Sarò la più bella1" (C) SulcisNaturalmente


Elenco delle Mostre e/o dei Corsi di Fotografia di Fabio Corona

00
Mostra da svolgersi - Clicca Link
"IN FLORA" di Fabio Corona
Mostra personale di fotografia naturalistica
Dal 20/02 al 03/03/2016, dalle h. 7 alle 24
Caffè Gaudì, via Italia n. 152, Cagliari-Pirri
00bis
Mostra da svolgersi - Clicca quì
"Scorci di Sardegna" di Fabio Corona

Dal 27/02 al 20/03/2016 al "Museo del Carbone"

Grande miniera di Serbariu (Carbonia)
01
A Iglesias l'esposizione fotografica "Macrovisioni"
dal 4 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
Iglesias · Electra Cafè
02
Scattando tra i funghi - workshop di macrofotografia
22 novembre 2015 ore 09:00
Carbonia
03
Mostra Fotografica "Scorci di Sardegna" a Cagliari
dal 2 luglio al 14 agosto 2015
Cagliari · Coffee Art - Via GIardini 147d
04
Un Parco di Scatti: Workshop di Macrofotografia Naturalistica a Carbonia
10 maggio 2015 ore 09:00
Carbonia · Grotta dei Fiori
05
Di Fiore in Fiore: Workshop di Macrofotografia
19 aprile 2015 ore 09:00
Carbonia
06
Mostra fotografica a Iglesias: Scorci di Sardegna
dal 31 gennaio al 28 febbraio 2015
Iglesias · Electra Cafè
07
"In Flora" mostra fotografica di Fabio Corona
dal 6 dicembre 2014 all'8 gennaio 2015
Iglesias · Electra Cafè, Piazza Pichi 1
08
"Macrovisioni" festival della fotografia "Giralafoto"
dal 21 al 29 Giugno 2014
Iglesias

09
"In Flora" Mostra fotografica di Fabio Corona a Cagliari
dal 29 maggio al 9 giugno 2014
Cagliari · L'Opoz Artcafè Restaurant
10
"Ambiente del Sulcis"
18 maggio 2014
Oasi WWF di Monte Arcosu
11
Artcafé #101: Fabio Corona "Sulcis Naturalmente"
dal 17 al 30 gennaio 2014
Cagliari · OrangeCafé via Carloforte 67
12
"SulcisNaturalmente"
dal 1 luglio al 31 Agosto 2013
Presso Torre Canai, Sant'Antioco (CI)
13
"Carbonia in... Flora"
dal 23 Marzo al 5 Aprile 2013
Carbonia
14
Mostra fotografica a Cagliari "Paesaggi Mediterranei"
dal 5 al 30 novembre 2013
Cagliari · MEM Mediateca del Mediterraneo

Per ulteriori dettagli sulle mostre/corsi di Fabio Corona
http://www.ogliastraeventi24.it/reporter/reporter.aspx

Per info e/o contatti con l'autore delle fotografie

www.fabiocorona.it

www.sulcisnaturalmente.eu
sulcisnaturalmente@tiscali.it

www.flickr.com/people/fabiocorona
www.linkedin.com/in/fabio-corona
www.facebook.com/Fabio-Corona-fotografie



Fabio Corona su Facebook

AVVERTENZA

Le immagini fotografiche, a corredo del testo "Fabio Corona, Nature fine art Photographer - Se il Cinema è la 7^ Arte, la Fotografia la precede>, riprodotte in questa pagina, sono di esclusiva proprietà (C) dell'autore Fabio Corona, che le ha cortesemente messe a disposizione di questo sito, alfine della migliore presentazione dell'articolo medesimo. Nessuno, pertanto, è autorizzato alla copia, al prelievo, alla diffusione/pubblicazione e/o al loro utilizzo per qualsivoglia motivo e circostanza, senza il preventivo consenso scritto dell'autore. Chiunque fosse interessato, può e deve presentarne formale e motivata richiesta, scrivendo al seguente indirizzo e-mail sulcisnaturalmente@tiscali.it.

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MANIFESTO del GRUPPO SINESTETICO
Matteo Albertin, Antonio Sassu e Gianluca Scordo

http://www.grupposinestetico.it


<Oggi Giovedì 18 Febbraio 1999, in nome dell'arte nasce il MOVIMENTO SINESTETICO.
Nasce sulla base di una evoluzione di Pensiero Sinestetico sviluppatosi nella storia; cioè dalla ricerca utopica di un'unico lavoro d'arte Totale, creata da un'interscambio di linguaggi espressivi.
Essi hanno come obbiettivo unico la stimolazione dei 5 ( 6 ) sensi umani e come fine la creazione di un'opera d'ARTE TOTALE.
Superando quindi i tentativi fatti in passato e utilizzando l'esperienza di questi; senza soffermarsi unicamente al fondamentale rapporto tra Colore / Suono, ma estendendo i livelli di percezione ad altre forme espressive. Consideriamo quindi le possibilità Comunicativo / Espressive nel contesto storico attuale, prendendo come fonte d'ispirazione le avanguardie del '900 e partendo da queste, prepariamo lo scambio generazionale.>.



<In the name of art originates the MOVIMENTO SINESTETICO. Founded upon a base of an evolutional Synesthetic Thought, developped in the history. That is from an utopic research of a Total Unic Work of Art, created from an interchange of expressive languages. Expressive languages that have as unic aim the stimolation of the 5 ( 6 ) human senses and as a result the creation of a TOTAL WORK, exceeding the attempts made in the past and using their experience; only without stopping at the fundamental relation between Colour and Sound, but extending the levels of perception on other expressive forms. We consider therefore the possibilities Communicative / Expressive in the contest historic present, taking as inspiration source the 900' avan-gardes and from this, we prepare the generational exchange.>.

I Sinesteti
Matteo Albertin - Antonio Sassu  - Gianluca Scordo

Contatti
Antonio Sassu

Via Alessandrini, 40
Torreglia - Padova - Italia
sassu@grupposinestetico.it
Cell. +39 049.5211422


Fonte prelievo (foto e testo): http://www.grupposinestetico.it/manifesto
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<E in un giardino apparve l’infanzia del mondo sardo>
http://www.giannellachannel.info/2015/10/02/antonello-pilittu

Alle porte di Cagliari raccogliamo i racconti di pietra di Antonello Pilittu, uno scultore misterioso e semplice, passeggero nella vita, eterno nelle sue opere, proprietario di tutto senza possedere niente


INCONTRI AD ARTE



Testo di Manuela Cuoghi

"Con un gesto quasi religioso Antonello Pilittu, scultore e amante fedele della sua isola, mi consegna il frammento di un manufatto nuragico, le sue mani stringono le mie e le mie stringono la pietra: “La senti l’anima della terra?”.
Sono arrivata in questo giardino portata dalla passione per l’arte e i mondi degli artisti di un giovane/vecchio compagno di scuola. Solo un amico può conoscere il mio desiderio di bellezza e di ragione.
Giro lo sguardo, muovo passi in direzioni diverse, cerco di dare un perimetro a questo rettangolo segnato con discontinuità dalla danza invalicabile dei fichi d’India. E’ un confine che tiene insieme in un ordine dialogante alberi, sassi, animali, sculture, terra e cielo, un luogo dove le mappe mentali si sovrappongono e generano nuova geografia e nuova storia.
L’ombra di un grande albero, a protezione di chi attorno al tavolo condivide cibo e vino, mi riconsegna la stessa protezione ricevuta da una generosa pianta di fico nel cortile della masseria Spigolizzi a Presicce (Lecce), abitata da due artisti inglesi, Norman Mommens e Patience Gray (1). Eravamo in viaggio nel Salento e il mio maestro (così mi piace chiamarlo) Tonino Guerra era alla ricerca di chi aveva saputo creare mondi universali dove l’arte e la poesia danno forma al mondo degli dei. “Il giardino più bello della mia vita”, amava dire nelle pause d’ombra, “è quello creato da mia madre. Un rettangolo di terra battuta con attorno vecchi tegami da cucina gonfi di gerani, una vecchia poltroncina sgangherata dal sole e dalla e dalla pioggia. Ecco dov’è il paradiso, un mondo che abbiamo vissuto nell’infanzia e che ormai è diventato un giardino mentale”. Tonino cercava l’infanzia del mondo nei luoghi più nascosti all’uomo, dove i sassi rotolati dalla montagna nel fiume Marecchia potevano avere l’ordine dei vecchi tegami gonfi di gerani della madre Penelope. E io che cosa cerco in questo giardino sulla costa sarda? Un giardino dove sculture di animali silenziosi sembrano uscire dall’ombra della pietra, animali che – allungando i loro corpi con movimenti furtivi quasi notturni – prendono la forma della paura dei sogni e il ghigno inquietante di chi abita i miti. Piccole colombe di pietra sostano tra erbe e sassi. Sembrano voler rientrare, per il peso del loro corpo, nella terra ma la loro testa è scolpita nell’aria e il loro volo è fermo. Un carro nella sua forma confonde le funzioni: scheletro di un corpo consumato dal lavoro che trova nella verticalità delle strutture segni di religiosità nelle feste di paese.
Ma è il profumo della Sarramadura, una tessitura larga di ramoscelli di elicrisio, menta, lavanda e mirto, a orientare i miei passi. Un tappeto di essenze che Antonello ha steso all’interno del suo mondo, le stesse in uso nella tradizione sarda per accompagnare i passi delle persone, le loro domande e le loro preghiere nei giorni delle processioni. Un’aria che odora della pelle della terra, uno spazio architettonico tenuto insieme da canne palustri, disegni, parole dette in questo luogo, ripensate, scritte e riconsegnate da gente lontana.
ammino senza difese in una processione di pietre, ossa, animali, legni modellati dall’acqua e dal vento. Rimango sola in questo tempio circolare dove la vita e la morte si tengono per mano. Ma è davanti al camino che si ferma il senso di questa processione. In un tabernacolo di cartone verde un nido, intreccio di voli sapienti a protezione della vita, poggia la sua fragilità sul bianco levigato di un sasso di fiume. Sento di far parte di questa terra, dei racconti di pietra di Antonello, un artista misterioso e semplice, passeggero nella vita, eterno nelle sue opere, proprietario di tutto senza possedere niente, archeologo della senso della vita, artista capace di placare l’angoscia dell’esistenza con la forza dell’immaginazione. Un innamorato che non può fare a meno del suo modello, quella terra madre che diventa anima e materia delle sue opere. Dare spazio ai giardini dei poeti e degli artisti è dare spazio a noi stessi, passeggeri in questa vita".

Si può visionare in modalità slideshow, una bella galleria di immagini fotografiche delle opere scultoree e del laboratorio rurale di lavoro di Antonello Pilittu, cliccando sulla fonte di prelievo, dell'ispirato e passionale testo di commento di Manuela Cuoghi, di cui all'URL http://www.giannellachannel.info. Anche nella photogallery del sito web "La Piazzetta RdS" (clicca sul link), è presente una nutrita panoramica delle opere esposte nella mostra personale "La Vita nell'Arte", svoltasi dal 19 al 27 settembre 2015 in via Santa Croce 47 a Cagliari.

Altre immagini sono visionabili all'URL internet del sito web "I Colori dell'Arte" (clicca sulla scritta evidenziata).

Antonello Pilittu scultore
Galleria di 61 immagini e testo critico a corredo
http://www.capoterra.net/album/arte



Testo di Carlo Sandro Chirigu


<Antonello Pilittu, concretizza la sua idea-pensiero dell’oggetto arcaico e plasma e modella, con le abili e laboriose mani le pietre, consumate e levigate dal soffiar dell’antico vento di maestrale, dallo scorrere violento delle dolci acque di fiumi e ruscelli, trovate qua e là nella nostra isola. Le sue fusioni e sculture appartengono alla remota storia di Sardegna. Lui, lo scultore genuino e autodidatta, nell’atelier di Capoterra restituisce alle esili e scarne figure corpo e anima artistica. Le sue ispirazioni rappresentano “il segno della vita”, “il passato e il futuro” e sono come il primo giorno creativo. Le tracce del suo ottimismo e del senso della fratellanza sono evidenti nelle “colombe di pace nel silenzio” forme maggiormente adattate al suo modo di pensare e all’istinto della intelligenza che coordinano le sue mani. Antonello Pilittu è uno scultore dei nostri tempi che impone, con umiltà, alle sue opere “povere” una rara bellezza>.
Per visionare la bella galleria di 61 immagini delle opere di Antonello Pilittu, clicca su Album/Arte. Sull'immagine riprodotta, è attivo il link alla fonte di prelievo.


Fonte testo: http://www.capoterra.net
Fonte immagine: http://www.giannellachannel.info



Antonello Pilittu scultore
Via Pascoli, 9/A - 09012 Capoterra (CA)
Tel. +39 070 722019 - Cell. 347 2116620
pilittuantonio@gmail.com
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Gianvittorio Vacca... da "Il chi è della Sardegna"
http://www.gianvittorio.info/curriculum_Gianvittorio.htm

"Pittore, ceramista, scultore, arredatore, cultore dell’arte del corallo, animatore artistico-culturale. Un marinaio di montagna o un montagnino di mare?"


INCONTRI d'ARTE



Testo di Gian Giacomo Nieddu

"Pittore, ceramista, scultore, arredatore, cultore dell’arte del corallo. E’ nato ad Alghero, ma dice di essere nato a Dorgali perché dorgalese di origini e di spirito. Il che non significa che non ami Alghero, dove ha creato uno dei più importanti laboratori per l’arte del corallo, che ha avuto grossi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Sempre ad Alghero ha creato una rete di bouitiques del corallo che poi ha “esportato” a Cagliari, Dorgali, Santa Teresa di Gallura, Porto Cervo e Villasimius. Ha sempre rifiutato l’etichetta di commerciante, quasi sia stato costretto ad aprire “bottega” non fidandosi di affidare ad altri la commercializzazione delle sue sculture e dei suoi gioielli di corallo. Il laboratorio di Alghero è stato per anni un’autentica scuola per giovani artisti-artigiani. Ha esposto la sua produzione di gioielli di corallo in tutte le mostre e fiere nazionali ed internazionali anche negli Stati Uniti, dove poi grandi gioiellieri hanno scoperto e venduto le sue creazioni. Spirito eclettico e cosmopolita è rimasto sempre profondamente legato alla Sardegna e, pur essendosi trasferito a Cagliari, ha mantenuto legami con Alghero e Dorgali. Ad Alghero è stato promotore di varie iniziative culturali. Famosa la “Festa di Gianvittorio”, nell’antica Piazza Civica, dove venivano invitati gratuitamente “tutti quelli che vogliono venire” e dove si potevano vedere mostre di pittura e scultura. Da intellettuale e uomo di cultura non ha disdegnato la mondanità creando ad Alghero i primi “locali” alternativi e d’avanguardia. Tra gli altri il “Whisky a gogò”, “La Bardana” (un piano bar ante litteram internazionale ma arredato alla sarda con “pezzi” di autentico antiquariato) ed infine “Il Caffè” di Piazza Civica ricavato nell’antico palazzo, che chiude la piazza con lo storico Palazzo Civico. Ha ristrutturato ed arredato interni di antiche case in Sardegna e a Roma, ha curato arredi urbani in diverse città, ha curato a Roma anche l’allestimento natalizio di alcune vie commerciali come via Borgognona e via Frattina. Come pittore ha preferito restare sempre in Sardegna (fatta eccezione per qualche “puntata” romana) ed ha esposto i suoi quadri nelle principali gallerie, realizzando raccolte di litografie, acqueforti e grafica. Ultima in ordine di tempo “Sardegna della Memoria”, che racconta attraverso la gestualità quotidiana una serie di personaggi: dai pescatori di Alghero ai pastori, contadini e donne della sua Sardegna. Ha pubblicato il volume “Pintau a binu”, libro bilingue sardo-italiano con prefazione di Paolo Pillonca, nel quale ha “dipinto il vino” con una serie di disegni di rara efficacia. Alla straordinaria produzione di “Sardegna della Memoria” ha dedicato una grossa mostra personale nel Giugno del 1992, con la quale ha inaugurato un’altra delle sue “invenzioni”: un atelier artistico in una vecchia casa campidanese di Pirri. A Cagliari ha fondato l’associazione culturale Galani'a che ha organizzato con successo iniziative culturali, tra le quali i “Venerdi”, diventati un importante avvenimento per pittori, poeti, scrittori ed intellettuali cagliaritani. La Camera di Commercio di Sassari lo ha insignito della medaglia d’oro consegnatagli da Francesco Cossiga. A chi gli chiede qual'è il suo mestiere risponde: “Il Gian Vittorio, marinaio di montagna o montagnino di mare”. (Testo prelevato da "Il chi è della Sardegna" di Gian Giacomo Nieddu). Fonte di prelievo del testo: http://www.gianvittorio.info/curriculum.



Si possono visionare le opere di Gianvittorio Vacca sul suo sito web all'URL http://www.gianvittorio.info/index2.htm (da cui abbiamo prelevato le immagini sottoriprodotte) e, parzialmente, in un breve servizio fotografico di Maria Teresa Sideri, relativo alla mostra personale "L'Arte del vicino", in svolgimento dal 02/10 al 02/11/2015, presso il ''Caffè Gaudì'' di Pirri-Cagliari, nell'apposita photogallery del sito web "La Piazzetta RdS" (clicca sul link).

Inoltre, sul sito web del giornale quotidiano online di Alghero (www.alguer.it), è inserito il video di una sua intervista del mese di gennaio c.a.. Cliccare su "A nos veura Gianvittorio Vacca".

Hanno scritto di Gianvittorio Vacca
Lucio Artizzu, Mauro Manunza, Pietro Antonio Manca, Anna Cristina Serra, Enzo Espa Martino Casalini, Laura Pititu, Francesco Masala, Gianni Olandi, Sergio Atzeni, Elias Vacca, Giorgio Cavallo, Antonio Ballero, Enrico Valsecchi, Massimo Salvau, Raffaele Carrieri, Joseph Palau Fabre, Gavino Sanna, Peppetto Pau, Paolo Pillonca, Pino Careddu, Nanni Cardona, Antonio Delitala, Carlo Zanin, Nanni Piredda, Giorgio Ariu, Leonida Macciotta, Gavino Paolini, Roberto Stefanelli, Maria Francesca Chiappe, Gian Giacomo Nieddu, Francesco Mura, Gibi Puggioni, Vittorio Piras, Paolo Paolini, Serena Lullia, Roberto Mura.





Gianvittorio Vacca artista
Via Sinnai n. 7 - 09134 Pirri-Cagliari
Tel. n. 070 560386
casadicomaremia@yahoo.it
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Gildo Atzori, artista eclettico e anticonformista
Testo curato da Gianfranco Ghironi

Di Gildo Atzori non è facile rintracciare organicamente, testi, commenti critici, curriculum e dati sulle esposizioni delle sue opere artistiche (grafiche, quadri pittorici, installazioni, etc). E', forse, più conosciuto al pubblico come disegnatore di fumetti, per i quali collabora frequentemente con personaggi del livello di Bepi Vigna (celebre scrittore, regista e sceneggiatore), fondatore e direttore del "Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari" e della "Sardinian School of Comics".
Nel 2013 ha illustrato per l'Unione Sarda, nella collana "La biblioteca dell'identità" e per la "Storia della Sardegna a fumetti" il volumetto n. 13 intitolato "Via i piemontesi!" dedicato al periodo di occupazione sabauda, da cui poi nasce "Sa Die de sa Sardigna". Lo stesso è curato con la collaborazione di Bepi Vigna e Mario Soddu.
Più di recente, sempre con la sceneggiatura di Bepi Vigna, ha disegnato le tavole del fumetto dedicato alla storia dei "Dimonios. La leggenda della Brigata Sassari". Le medesime, che raccontano la partecipazione dei fanti sardi alla prima guerra mondiale, sono state esposte al pubblico in un'apposita mostra, in occasione dell'inaugurazione della 30^ edizione del premio letterario "Giuseppe Dessì", svoltosi a Villacidro a partire dal 14 al 20 settembre 2015.
Le immagini delle tavole a fumetti sotto riprodotte, sono state prelevate dal sito web del giornale online quotidiano L'Unione Sarda.it, a cui si rimanda con apposito link sulla scritta evidenziata.





Per le mostre e le installazioni, posso citarne almeno quattro, di cui due visitate personalmente:

La prima, titolata "Ombre INforme", si è svolta al Centro Comunale d'Arte e Cultura "Exmà" c/o la Sala della Torretta, nella via San Lucifero a Cagliari, dal 17 al 31 ottobre del 2007.

Appresso, il testo di presentazione della mostra da parte dell'Exmà

<La mostra consta di sei sculture corredate da otto pannelli. Il percorso creativo di questo giovane artista sardo ha raggiunto nuovi importanti risultati dopo un lungo periodo di elaborazioni e sperimentazioni continue, sia per quanto riguarda l’elaborazione delle forme sia per il perfezionamento delle tecniche. Sua peculiare caratteristica è l’uso, nella fase scultorea finale, di utilizzare processi di combustione che alterano le superfici dell’opera conferendole un aspetto particolare.
Il nuovo oggetto di indagine è l’ombra: le sculture sono esili rispetto a quelle della precedente produzione e si concentrano sull’idea e sul concetto piuttosto che sulla fisicità.
Attratto da aspetti fortemente contrastanti della vita, l’artista si muove su binari riconducibili tanto al mondo della fantasia quanto alla più industrializzata delle realtà, spesso mescolando le due dimensioni in apparenza inconciliabili. Per questa mostra insieme a Samuele Dessì, ha composto anche una colonna sonora originale, parte integrante del progetto Ombre INforme>.


A seguire il testo critico della mostra a cura di Paolo Marongiu


<Al primo impatto con le ultime creazioni di Ermenegildo si prova un duplice sentimento: uno sereno e giocoso, frequente da bambini quando a naso in sù si cercava di attribuire forme note a nuvole informi, l’altro è più straniante, acre, sfuggente, di forte impatto emotivo, come vedere calchi di figure umane Pompeiane.
Entrambi i sentimenti ci portano al nostro vissuto ma il secondo insinua un futuro non troppo lontano. Scolpendo e dipingendo, offrendoci un’istantanea di un tempo da era geologica remota, Ermenegildo squarcia la dimensione temporale.
Permettendoci una visuale all’interno e all’esterno dello spazio scenico (installazione) anche la dimensione spaziale è violata.
Le proiezioni geometriche delle ombre dalle sculture si propongono come una modalità e non come un codice di lettura.
Le ombre sulle tele appaiono composte di sostanze una volta liquide e ancora liquefabili che rapprendendosi vanno a ricostituire le stesse figure scolpite.
C’è un rapporto biunivoco tra ombra-assenza e corpi-presenza e non s’intuisce più quale sia causa e quale effetto: potrebbero essere le ombre che come in un ologramma provocano le figure tridimensionali oppure potrebbero essere le sculture che colpite da un’inspiegabile luce nuova lasciano sulle pareti ombre come orme fossili.
Con l’ombra-fossile si lancia la sfida a fermare il tempo, infatti, cos’è più fugace di un’ombra?
E’ così che ci troviamo immersi in mezzo ad esseri cristallizzati, esseri al limite del fantastico, forse mitici come draghi e chimere, ed è evidente che si consegna alla memoria dei tempi non un’immagine da carta d’identità riconoscibile nei suoi connotati ma si vogliono consegnare i sentimenti che le gli esseri hanno provato, espresso e che ora troviamo rappresentati.
Sono sentimenti percepibili al di là dei tempi, sentimenti extratemporali.
Ermenegildo si dimostra artista a tutto tondo pregno d’influenze classiche, nello studio prospettico delle ombre, delle luci, dell’armonia compositiva, e contemporanea ricca di sfumature espressive e concettuali.
Conferma quest’aspetto anche la composizione dell’originale intervento musicale che facilita l’immersione dello spettatore nell’atmosfera della mostra.
Fondendo materia e contenuto artistico Ermenegildo sembra elaborare una propria filosofia di vita basata sulla percezione, sulla sua elaborazione e rappresentazione.
Il potenziale espressivo dei materiali emerge da un loro continuo studio e sperimentazione e tutto questo dà un ulteriore elemento sensoriale all’osservatore.
Manipolazioni, pitture, innesti, trattamenti ignei ci fanno pensare ad un atto creativo adrenalinico dove al piacere euforico della scoperta si unisce la capacità e potenza dell’invenzione>.
I testi soprariportati, sono stati prelevati dalla pagina esterni 5 del sito web dell'ex Associazione Culturale "NildeJottinp".


La seconda, intitolata "Le Mangiatoie" rappresenta "un percorso espositivo delle sue ultime opere artististiche". Si è svolta dal 12 al 17 aprile 2015 nella via Savona 52 a milano. Organizzata da "Ortofabbrica" in collaborazione con B&BArt Museo d'arte contemporanea Italia-Colombia e curata da Angelo Grassi e Bianca Laura Petretto, che l'hanno presentata come segue:

"Si tratta di un percorso espositivo dell'ultima produzione artistica del promettente e innovativo artista sardo, Ermenegildo Atzori che ha realizzato, appositamente per questo evento, sculture e grafo-sculture con materiali di recupero e una serie di oggetti d'arte e di design integrati nella natura e creati con materiali naturali. Una mostra a cielo aperto che presenta mangiatoie, nidi e facce in terra esposte attraverso un percorso di allestimento coordinato da Angelo Grassi.
I nidi, fantastici globi di saggina sospesi nell'aria ad attendere chiunque voglia rifugiarsi e entrare in un nido - non nido, un luogo che avvolge e si scopre nello stesso momento. Sculture aeree e grafiche, leggere e oniriche accompagnano un boulevard che conduce a un luogo infinito. Una strada tracciata da mangiatoie arcaiche, fatte di pertiche e contenitori di sughero dove i semi, mischiati alla terra, germogliano, cadono per terra e la fecondano o cibano gli uccelli. Infine facce in terra, sculture con fattezze di volti umani, mezze facce che sprofondano nella terra e dalle orecchie o dalle fessure del volto emerge una piccola pianta, che nel tempo, si farà spazio. Mangiatoie per cibare l'ambiente e la creatività. Un viale di oggetti della natura per la natura, utili e belli da vedere ma soprattutto un contributo dell'arte per salvaguardare l'armonia del ciclo della vita, rispettando il ritmo che dalla terra va verso il cielo, passando per il mondo animale, compresi i mortali".

Le informazioni e il testo soprariportato, sono state prelevate dalla pagina "Varie" del sito web capoterra2circolo.

La terza e la quarta (che ho visitato personalmente), sono state allestite presso la Galleria d'Arte "(IN)VISIBILE" di via Barcellona 75 a Cagliari, nel quartiere storico de "La Marina"

- Mostra personale "CONCEPITI", svoltasi dal 13/07 al 04/08/2007. Di questa, si dispone della locandina stampata per l'occasione, mentre il bigliettino da vista è andato smarrito. Personalmente, devo dire che ho trovato estremamente interessanti, tra il filosofico cosmico e l'enigma dell'esistenza, i lavori pittorici realizzati da Gildo ed esposti per la circostanza.

- Installazione intitolata "RAW", svoltasi dal 12 al 27 luglio 2013, trattasi di <... un allestimento fatto di superfici materiche e carte grafiche, ove l'artista ha catturato immagini ed elementi, restituendoli poi ad una visione sensibile>. Questa breve informazione testuale, è stata prelevata dalla pagina "Eventi - Manifestazioni 1" del sito web "La Piazzetta RdS".


 


Gildo Atzori artista
gildoatzori@yahoo.it

Fonte immagini fumetto: L'Unione Sarda.it
Fointe immagini locandine: GiGhi per "La Piazzetta news"
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Con la Sardegna nel cuore e nella mente, negli occhi e nelle mani
Gonario Loddo, uomo e artista inseparabili, amico di tempi indimenticabili
Testo e foto (cc) di Gianfranco Ghironi
Aggiornamento scheda del 7 gennaio 2016



Gonario Loddo - "La battaglia dei protosardi" (tempera su cartoncino cm. 40x30)


Non è per niente semplice per me, raccontare di Gonario. Lo conobbi nel lontano 1973, ad una mostra di pittura che avevo organizzato presso la sede del Centro Culturale “Il Circolo”, nella sede di via Piccioni al n. 80, ubicata nel quartiere storico di Villanova a Cagliari, a due passi dalle piazze Martiri d’Italia e Costituzione.
Si aveva la buona abitudine, allora, di associare all’evento dedicato alle arti visive (pittorico e non solo), durante i 7-10 giorni della durata classica di un’esposizione, altre manifestazioni collaterali che sarebbe meglio definire “integrative”, organiche e funzionali comunque al programma stabilito. Un concerto di chitarra classica, un "recital" di poesia e/o la presentazione di un libro in presenza dell’autore, erano gli abbinamenti a noi più confacenti, stante le amicizie e le frequentazioni con intellettuali, con la CUEC di piazza D'Armi, con musicisti diplomati o meno, quando non addirittura docenti presso il Conservatorio di Musica cagliaritano.
Gonario aveva cominciato a frequentare “Il Circolo”, grazie a sua nipote che era nostra socia (Lella, ndr) e condividere così le iniziative in progetto e/o in esecuzione. Con lui l’inseparabile, simpaticissima e dinamica moglie, Sig.ra Maria. Ero stato invitato a casa loro insieme alla mia compagna (Marina, ndr) ed avevo visto molte opere, come e dove lavorava ma, soprattutto, avevo cominciato a capire il suo amore sviscerato per la Sardegna tutta. Soprattutto quella arcaica, pre-nuragica e della civiltà nuragica, per i santuari naturali e umani, i paesaggi incontaminati, rocciosi e solitari, sperduti e silenziosi, ove a lui piaceva stare in contemplazione, stabilendo con essi una fusione completa, in una sorta di empatia ambientale totale. Gli piaceva la storia in generale, ma quella millenaria della sua isola lo affascinava al punto tale, che quasi tutte le sue opere sono ispirate ad essa. E tuttavia, non era come potrebbe sembrare da questa sommaria descrizione, persona introversa, solitaria o silenziosa, ma socievole, loquace e disponibile. Quante belle conversazioni abbiamo effettuato insieme, anche su argomenti di carattere socio-politico (locale, nazionale ed estero), che lui commentava con passione, stando sempre dalla parte dei più deboli e indifesi, producendo anche "battute" argute, tra l'ironico e il sarcastico, tipiche del cagliaritano verace quale lui era.
Ricordo di aver visto a casa sua un dipinto di grandi dimensioni (cm. 180x100 circa), una tela ad olio intitolata la “Battaglia dei protosardi”, che mi aveva impressionato per i colori forti, accesi e cupi al tempo stesso, ove il fuoco e le fiamme dell’incendio sullo sfondo del cielo livido ed i guerrieri in combattimento in un villaggio nuragico, producevano in chi interpretava il racconto pittorico, la netta sensazione di un dramma che si stava compiendo all'epoca. Un quadro, questo, che non so che fine abbia fatto, ma che mi piacerebbe non poco rivedere e acquisire al mio piccolo "patrimonio" artistico. Per continuare a contemplarlo, ricordando l’amico Gonario ed i bellissimi tempi della nostra frequentazione.
Ho navigato non poco nella “Rete delle Reti” per ricercare notizie e informazioni su Gonario, le sue opere e le sue mostre, ma ho trovato veramente poco, anche perché gran parte della sua attività si è svolta prima dell’avvento di Internet, dei Social Media/Network e poi, lui, non amava più di tanto curare l’aspetto per così dire “promozionale". L’anno scorso, per caso, mi ero imbattuto in un sito web (http://www.gonarioloddo.com) a lui dedicato dai nipoti (non aveva figli). Il medesimo era in fase di allestimento, ma era già possibile vedere rappresentata qualche sua opera, soprattutto olii su tela di varie dimensioni e periodi realizzativi diversi. Stavano evidentemente cercando di ricostruirne la biografia, il curriculum o il portfolio artistico. Molte opere erano state vendute o donate e non si possedevano le fotografie. Avrei voluto contribuire a questo lavoro, con la riproduzione delle immagini delle opere in mio possesso ma poi, accadimenti familiari e personali, mi hanno allontanato da questo proposito.
Questo sito, oggi non è più “raggiungibile”. E’ stato, molto probabilmente, disattivato per motivazioni che non conosco. Peccato, perché i parenti stretti erano e sono sicuramente in grado di ricostruirne l’identikit artistico, molto meglio di quanto voglia e possa fare io.
Purtroppo, infatti, quello che ho trovato su Gonario, utilizzando il motore di ricerca di “Google”, è solo quanto appresso andrò a indicare. La ricerca, comunque, non verrà abbandonata, perché conto di avvicinare le persone che lo hanno ben conosciuto e stimato. A breve, mi riprometto di pubblicare le fotografie delle opere in mio possesso, in un'apposita galleria di immagini fisse ingrandibili e in slideshow automatica, da pubblicarsi in questo sito web. Giusto per dare un'idea, a chi non lo ha conosciuto, di poterlo in qualche modo apprezzare, non solo come valente Artista ma anche come Persona, dotata di grande umanità e coerenza esistenziale, sia nel dire che nel fare.

Informazioni dedotte dalla ricerca su Internet

- Dal 28 marzo 2008 un quadro di Gonario Loddo arricchisce l’aula consiliare del Palazzo municipale del Comune di Serri, località alla quale era molto legato anche perché la moglie vi era nata. Si tratta di una donazione del pittore, una tela ad olio delle dimensioni di cm. 120x100, rappresentante le figure tipiche delle importanti sagre paesane, in particolare nel periodo carnevalesco (Su Componidori di Oristano, i Mamuthones di Mamoiada, i Boes di Ottana), della nostra isola di Sardegna.
Al riguardo, si può consultare l’URL di pagina del sito web del Comune di Serri http://www.comune.serri.ca.it/archivio-eventi-2010.html. Il quadro in questione, è visibile in fondo alla suddetta pagina internet, in cui viene riportato anche l’apprezzamento del Sindaco per la donazione effettuata da Gonario, al suo “paese adottivo”.

- Tre opere di Gonario Loddo compaiono sul Catalogo del Patrimonio artistico della Regione Autonoma della Sardegna – Volume II.
Il medesimo è stato pubblicato nel mese di dicembre dell’anno 2014, per conto della Direzione Generale dell’Assessorato degli Enti Locali, Finance e Urbanistica (Servizio Provveditorato, Settore Economato).
Le opere sono titolate:


1.
Città nuragica
2.
Marina con miliziani
3.
Tramonto sulla palude

Non sono riportati altri dati utili alla migliore descrizione. I quadri possono essere visionati, collegandosi al sito web della RAS o sul motore di ricerca Google all’URL specifico di pagina https://www.google.it/ (clicca sulla scritta evidenziata), “scaricando” il catalogo generale di 232 pagine complessive in f.to PDF. Gli stessi sono visibili nella seconda pagina del catalogo, visualizzati alla voce alfabetica Loddo Gonario.

Le mie memorie al riguardo

Ho organizzato unitamente ai soci e, ovviamente, a lui e alla moglie Maria, due sue belle mostre personali, svoltesi al Centro Culturale “Il Circolo” di via Piccioni a Cagliari. Non ricordo le date ma, a mente, ritengo dovesse trattarsi degli anni compresi tra il 1973 e il 1978. Ricordo anche, sempre nella stessa sede, una sua partecipazione con un quadro, ad una Mostra collettiva di solidarietà e beneficenza insieme, con artisti di vari settori (grafica, pittura e scultura), organizzata da “Il Circolo”, in collaborazione con l’ARCI regionale sardo, per sostenere la causa del popolo cileno e promuovere la nascita dell’Associazione Italia-Cile. Che si realizzò e venne insediata c/o “Il Circolo” medesimo. Ciò, a seguito del sanguinoso colpo di Stato dell’11/09/1973, intrapreso dal generale Augusto Pinochet, contro il legittimo governo di “Unidad Popular” presieduto da Salvador Allende. Sono trascorsi più di 40 anni da quella Rassegna, ma ricordo che parteciparono con proprie opere, oltre all’amico Gonario Loddo, artisti del livello di Gaetano Brundu, Angelo Liberati, Luigi Mazzarelli e Pinuccio Sciola (elencati in stretto ordine alfabetico).
Possiedo e sono esposte orgogliosamente in bella vista nella mia abitazione, alcune sue opere
(*): due quadri a olio su tela delle misure di cm. 40x50, quattro pitture (tempere su cartoncino) del formato cm. 30x40, e 3 seri-litografie di opere grafiche, riprodotte in numero limitato e confezionate in un’apposita cartella, composta originiaramente de sei esemplari. Tre di queste, le avevo poi donate a familiari e parenti stretti, che avevano conosciuto e apprezzato la persona e l’arte di Gonario.
Chiunque fosse in possesso di opere e/o informazioni della sua attività pittorica, è invitato espressamente a contattare l’Amministratore di questo sito, all’indirizzo e-mail lapiazzettanews@altervista.org, alfine di aggiornarne la scheda e rendere almeno parzialmente giustizia ad un uomo e un artista, che ritengo essere stato grandemente sottovalutato, se non addirittura dimenticato.
Forse perché non aveva "Santi in Paradiso” che lo proteggevano?!

Gianfranco Ghironi (GiGhi)

(*) Nota
Vedasi la breve e provvisoria galleria di immagini fotografiche sottoriportata. Le miniature sono cliccabili per ingrandimento e scorrimento laterale dx e sx. Una volta ingrandite, evidenziano in basso le didascalie relative ai singoli dipinti.
Le opere in mio possesso ed a cui si riferiscono le fotografie, sono le seguenti (nell'ordine):

1.
Il riposo del cavaliere - Tempera su cartoncino cm. 30x40
2.
I sequestrati - Tempera su cartoncino cm. 30x40
3.
La zingara - Tempera su cartoncino cm. 30x40
4.
La battaglia dei protosardi - Tempera su cartoncino cm. 40x30

5. Paesaggio lacustre - Olio su tela cm. 50x40
6.
Paesaggio nella tempesta - Olio su tela cm. 50x40

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Per ragioni pratiche e per facilitarne la lettura e la comprensione, nel blog saranno presenti diverse rubriche suddivise per argomenti.
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E' utile consultare anche il blog personale dell'autrice, intitolato "La sottile linea d'ombra".

NOTA
La promotrice e autrice di queste lodevoli iniziative artistico-culturali online, con il Blog ed i Social Media/Network, è Arianna Senore di cui al profilo Google https://plus.google.com/+AriannaSenoreDP, a cui esprimo il mio sincero "in bocca al lupo", per il miglior proseguimento e successo delle stesse.
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Giovanni Corona photographer
Free Lance c/o Flickr e altri siti web
Testo di Gianfranco Ghironi

Giovanni Corona, trentaduenne fotografo sardo, nato a Villaperuccio (CI) e, quindi, sulcitano-iglesiente DOC, ci aveva ipnotizzato poco più di un mese or sono, con la bella immagine intitolata “Sparks in Piscinas”, realizzata ad Arbus (OR), con cui si è classificato al secondo posto nell’importante contest internazionale "Mifa Awards" di Mosca (Moscow International Foto Awards 2015). Qualche giorno fa si è conquistato uno spazio di rilievo, anche tra i finalisti del concorso internazionale “Ozone Zone”, con la foto "Piscinnì - Stars Explosion!". Non ha vinto, purtroppo, nessun premio, ma l’immagine realizzata sarà inclusa nel catalogo definitivo delle migliori opere dei partecipanti al round finale, i cui nominativi si possono visionare cliccando sul seguente link a “International Photocompetion.com”.
Le immagini di cui trattasi, che non esito a definire eccellenti, sono entrambi visibili sul bel sito web “500px.com.photo”, rispettivamente agli URL di pagina (clicca sui titoli delle foto)

-Sparks in Piscinas
-Piscinnì – Stars Explosion!

Le due citate fotografie sono, al momento, le opere più conosciute del giovane Giovanni Corona, ma è possibile visionarne tante altre di ottima fattura, sempre sull’URL https://500px.com/gcjphotography, cui si consiglia vivamente una “visita” (clicca link all'URL).

Di recente è stato invitato a collaborare con il noto sito web di fotografia “Phototutorial.net”, diretto da Luigi Calabrese e Canio Colangelo, con una serie di articoli o, meglio, di servizi intitolati <Come fotografare… le stelle> (clicca), ove fornisce utilissime indicazioni su cosa e come fare, per ottenere splendide immagini della volta celeste e degli astri che la costellano, nonchè consigli sull'attrezzatura tecnica e l'abbigliamento da utilizzarsi in merito.

Altre informazioni su di lui sono rinvenibili nel sito web “Nakture.com” e “Pentax Experience.it”.

Leggi anche l’interessante articolo che gli ha dedicato la Redazione del giornale “CastedduOnline”, in data 26/10/2015, pubblicato unitamente all’immagine “Sparks in Arbus”.

Suoi account/profili sono presenti sui seguenti Social Media/Network (clicca)

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A Giovanni invio il mio più sincero “in bocca al lupo” per la sua attività preferita e, stante la sua attuale qualità di “senza lavoro”, che la stessa possa diventare una professione produttiva anche come fonte di reddito autonomo.
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