Articoli, Notizie e Servizi sulle tematiche dell'Ambiente a 360° - La Piazzetta news

Vai ai contenuti

Menu principale:

Articoli, Notizie e Servizi sulle tematiche dell'Ambiente a 360°

Si avvisa l’utente di questo sito che, utilizzando la funzione “link” di collegamento diretto ad altri siti web, giornali online, blog, pagine facebook o di altri social media-network, ovvero abbandonando le presenti pagine per “entrare” in altre gestite da terzi, si deve valutare se fornire o meno il consenso all’uso dei cookie (tecnici, analitici e/o di profilazione), che le stesse utilizzano per il loro funzionamento ottimale e/o per la raccolta di informazioni sul “visitatore online”. Si raccomanda, quindi, di leggere attentamente lo specifico documento di “Privacy e Cookie Policy”  predisposto per legge.
____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

CAGLIARI - La CITTA' del SOLE e del SALE
Video di Ferdinando Atzori su YouTube
Licenza Standard - 11/07/2016 - Durata 14'19"




Una splendida panoramica della natura, dei luoghi e dei monumenti più significativi ed emblematici della meravigliosa KARALIS, d'antica origine fenicia e capoluogo della Sardegna, nel bel mezzo del Mediterraneo. Cagliari. "La città del Sole e del Sale", come è oggi, ripresa con la videocamera pilotata dalla mano ferma e dall'occhio sensibile, di un suo nativo innamorato: Ferdinando Atzori. (Video affianco)
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Cagliari - Video di Ferdinando Atzori - YouTube 07/11/2016 - Durata 14'38"

<Vota SI' al referendum del 17 aprile>
Video Pubblicato su YouTube il 27 marzo 2016
Università 5 Stelle



STOP alle TRIVELLE: Il 17 APRILE IO VOTO SÌ

"Il mare è un tesoro prezioso, un mondo pieno di meraviglie e ricco di biodiversità: è la culla della vita!
Difendiamolo dai petrolieri e dalle lobby e regaliamoci un futuro migliore, un mondo i cui nuovi orizzonti siano l'innovazione tecnologica e le fonti rinnovabili."

Votiamo SÌ al referendum del 17 aprile. #IOvotoSI #NoTriv

Un ringraziamento speciale agli artisti che ci hanno aiutato nella realizzazione del video:

- mani di Nadia Ischia
http://www.disegnidisabbia.com
- voce e testo di Alessandra Battaglia
http://www.alessandrabattaglia.it http://www.melogranoarte.it
- studio di registrazione
http://www.groovefarm.it

Video (clicca link o guarda affianco)
Vota SI' al referendum del 17 aprile

Note
Pubblicato il 27/03/2016 da "Università 5 Stelle"
Durata: 1 min 30 sec.
Categoria: Persone e blog
Licenza: YouTube standard
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Vota SI' al referendum del 17 aprile 2016 - Video di Nadia Ischia e altri partners
Video di GreenPeace - Dodici artisti per il SI' contro le trivelle

<Italia e petrolio? Un matrimonio impossibile>
Salva l’Italia dai petrolieri! - Il 17 aprile 2016 VOTA Sì!
Campagna referendaria di GreenPeace e dei Comitati del SI contro le trivelle. Condividi e diffondi la news sui Social Media e con i tuoi contatti personali
   



COMUNICATO di GREENPEACE

<Mobilitazione dei nostri volontari in 23 città a sostegno del referendum del 17 aprile. La bellezza del nostro Paese e le trivelle sono incompatibili.>.

<I nostri volontari l'hanno mostrato a tutti, esponendo in 23 diverse città italiane un'immagine metaforica del Paese sporcato di petrolio per rendere evidente, in modo surreale, in cosa rischierebbe di trasformarsi l'Italia petrolizzata e diffondere un chiaro messaggio: "L'Italia non si trivella"!
Con immagini provocatorie come il Colosseo a Roma o il Teatro Politeama di Palermo e altre bellezze dello Stivale grondanti petrolio, i nostri volontari hanno voluto far luce sull'incompatibilità tra la nostra identità culturale e la strategia energetica del governo, ancora fondata su vecchie e inquinanti fonti fossili. Mostrare un volto sfigurato dei monumenti delle nostre città spiega in modo semplice ed evocativo che in gioco non ci sono "solo" il mare e le comunità costiere: la minaccia riguarda tutti gli italiani, anche quelli che vivono nei centri urbani lontani dalle coste.
Le trivelle sono incompatibili con la bellezza del nostro Paese, che rappresenta l'unico vero petrolio dell'Italia: aiutaci a difenderla!>

Fonte news e immagini

Website di GreenPeace

FIRMA il TUO IMPEGNO a VOTARE Sì il 17 APRILE!

GUARDA il VIDEO: 12 ARTISTI in DIFESA del MARE

TESTO del QUESITO REFERENDARIO del 17/04/2016
“Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?”.


Le ULTIME NEWS di GREENPEACE al 10/0372016 (Leggi tutto)

ELENCO NEWS - PER LEGGERLE CLICCA il LINK SOPRA

Cozze di piattaforma, dal mare al piatto
10 marzo 2016
Chi ci assicura che non siano contaminate? (Leggi tutto)

Italia e petrolio? Un matrimonio impossibile

5 marzo 2016
Mobilitazione dei nostri volontari in 23 città a sostegno del referendum del 17 aprile (Leggi tutto)

Trivelle fuorilegge: la verità nel nostro nuovo rapporto
3 marzo 2016
Non abbiamo indizi, ma prove: le piattaforme in Adriatico inquinano oltre i limiti di legge (Leggi tutto)

L’Italia non si trivella! Attivisti all’Altare della Patria
24 febbraio 2016
Ecco la nostra campagna per il referendum: il 17 aprile tutti a votare Sì per fermare le trivelle! (Leggi tutto)

Referendum trivelle, il nostro appello a Mattarella
16 febbraio 2016
La data del 17 aprile è uno schiaffo alla democrazia! (Leggi tutto)

Referendum trivelle, la truffa del governo alla democrazia
11 febbraio 2016
Il Governo propone il voto al 17 aprile: un regalo ai petrolieri a spese degli italiani (Leggi tutto)

Basta sprechi: per il referendum sulle trivelle serve l’Election Day!
9 febbraio 2016
Decine di migliaia di persone stanno scrivendo a Renzi e Alfano per chiedere l’accorpamento di referendum e amministrative (Leggi tutto)

Trivelle, la Corte Costituzionale ammette il referendum
19 gennaio 2016
La Consulta conferma l’ammissibilità del quesito già “promosso” dalla Cassazione: ora la parola decisiva ai cittadini! (Leggi tutto)

Trivelle: agli italiani non piacciono
21 dicembre 2015
Lo rivela il nostro sondaggio: i cittadini sanno che i rischi sono maggiori dei benefici (Leggi tutto)

Il governo dà il via libera alla piattaforma petrolifera Ombrina
9 novembre 2015
Sordo alla contrarietà di amministrazioni locali e alla volontà popolare, il Governo dice sì alle trivellazioni offhsore a pochi chilometri dalla costa abruzzese (Leggi tutto)
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________


__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

<1^ FOTOPASSEGGIATA di CANNAS>
Associazione Naturalistica "Grotta dei Fiori" insieme a Fabio Corona
Carbonia, domenica 20 marzo 2016, dalle ore 9.00 alle 13.00




<La fotopasseggiata unisce la passione fotografica ad una piacevole attività all'aria aperta a contatto con la Natura che circonda la nostra cittadina. E così, una stimolante camminata ricca di scorci e dettagli si presterà a scatti di grande bellezza. Si parlerà di fotografia direttamente sul campo, affrontando le problematiche che ci si presenteranno di fatto, imparando a sfruttare le condizioni atmosferiche e luminose reali per migliorare le nostre immagini.

Sarà il partecipante il vero fulcro della fotopasseggiata: non si verrà sommersi di concetti ma, attraverso suggerimenti mirati, la fotografia ruoterà attorno alle esigenze di ciascuno che potrà chiedere consigli e pareri su composizione, tecnica espositiva e quant'altro. Una bella occasione per completare la propria formazione fotografica!

Allora appuntamento per Domenica 20 Marzo 2016 alle ore 9.00 presso la Grotta dei Fiori a Carbonia per una suggestiva fotopasseggiata nella valle di Cannas!>

Quota di partecipazione: 5 Euro

Per informazioni e adesioni
Fabio, cell. n. 3284813565
Amedeo, cell. n. 3334664955

Fonte news e immagine
Fabio Corona - Nature fine art Photographer
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________




<Il Borgo dei Borghi Posada (Nuoro) Sardegna>
Vota e fai votare il nostro bellissimo Borgo di Posada
Trasmissione RAI 3 TV "Kilimangiaro" del 21/02/2016




<Posada è un comune italiano di 2.900 abitanti in provincia di Nuoro e capoluogo storico dell'omonima Baronia. Arroccato in cima a una rupe calcarea, il borgo conserva la struttura medievale con vicoli tortuosi collegati da ripide scalinate, archi e piccole piazze e sovrastato dai ruderi del Castello della Fava. Il nome “Pasada” secondo diversi studi, deriva direttamente dal verbo latino pausare "riposare, fermarsi".>.

Guarda il video <Il Borgo dei Borghi Posada (Nuoro) Sardegna - Kilimangiaro del 21/02/2016> (clicca link)
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media

Per votare e far votare il Borgo di Posada (clicca link)
http://www.kilimangiaro.rai.it/dl/portali/site/personaggio



Per altre info su Posada (NU), vai al sito web istituzionale del Comune, dal quale sono state prelevate le immagini a corredo della news
http://www.comune.posada.nu.it/index.asp


Fonte news
Sito web della RAI TV
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________


<La Giunta Pigliaru vuol riportare la Sardegna all’età della pietra>
L’Associazione ambientalista “Sardegna Pulita” contro le scellerate politiche energetiche della RAS
Articolo della Redazione di Sassari de “La Nuova Sardegna” di giovedì 4 febbraio 2016



Fonte di prelievo della news (clicca e leggi l'articolo)
Pagina facebook del "Comitato Sardo No Scorie"

Fonte originale di produzione dell'articolo
La Nuova Sardegna (pag. 5) - Edizione di Sassari di giovedì 04/02/2016
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

<Salviamo i due milioni di lecci del Sulcis>
Petizione diretta al Ministero dell'Ambiente e all'Ente Foreste della Sardegna
Promossa da Claudia Profumo sulla piattaforma online di Change.Org



<L'Ente Foreste della Sardegna ha deciso di tagliare 374 ettari della lecceta di Is Cannoneris, una delle foreste più belle del Mediterraneo che si trova nel Sulcis vicino a Cagliari.

Scompariranno due milioni di lecci, come quattrocento campi di calcio.

Per informazioni dettagliate sullo stato della foresta di Is Cannoneris e dei tagli degli alberi, si veda il seguente documento, prodotto dal GRIG (Gruppo d'Intervento Giuridico): "Più di 370 ettari da tagliare. Anche per la Foresta demaniale di Is Cannoneris un piano forestale che desta non poche preoccupazioni"

Fermiamo questo scempio, soprattutto se si considera che solo gli alberi possono contribuire a frenare il cambiamento climatico.

Inoltre, nessuno parla delle gravissime conseguenze sulla fauna del bosco, tra i più antichi della Sardegna, regione già devastata dagli incendi e dal cemento.

Tutte le organizzazioni ambientaliste dovrebbero agire per bloccare la decisione dell'Ente Foreste della Sardegna, che dovrebbe tutelare questo tesoro fondamentale anche per il turismo, la prima industria dell'isola.

Intanto muoviamoci noi.>.

Note
Fonte di prelievo del testo, dell'immagine e per firmare la petizione
Clicca link: Piattaforma online di Change.Org

Si veda anche il sito web del GRIG Onlus di Cagliari
Associazione Ecologista "Gruppo di Intervento Giuridico"

Guarda anche il video by "effegi" su YouTube
Foresta <Is Cannoneris - Punta Calamixi> by "effegi"
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

<Fermiamo ora le trivellazioni delle Tremiti e a Pantelleria>
Serve la tua firma per chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di fermare le trivellazioni alle Tremiti e di fronte all'Isola Pantelleria.

Piattaforma petizioni di Change.Org



<Il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato le ricerche di petrolio di fronte ad uno dei gioielli ambientali più' importanti d'Europa: le isole Tremiti.
Il 22 dicembre 2015 con decreto n.176 e' stato conferito il permesso B.R274.EL alla societa' Petroceltic Italia srl di fronte ad un paradiso ambientale e su una superficie di 373,70 Km/q ed in un'area dalla ricca biodiversità marina verranno utilizzate le tecniche piu' devastanti come l'air gun per le ricerche di idrocarburi, e siccome siamo in periodo di saldi la Petroceltic Italia pagherà allo Stato italiano per bucare i 373 km/q di fondale marino, la cifra di euro 5,16 per km/q per un totale di 1928,292 euro l'anno.
Ma non finisce qui, altri paradisi ambientali sono in pericolo perché sono in corso di autorizzazione permessi di fronte l'isola di Pantelleria per un'estensione di 4124 Km/q e nel golfo di Taranto per estensione di 4025 km/q a favore della Schlumberger Italiana. Sempre a Pantelleria e' stato sospeso un permesso all'Audax Energy, non revocato, in attesa di un idoneo impianto di perforazione. In Italia sono vigenti permessi di ricerca per idrocarburi per un totale di 36.462 km/q di cui sulla terraferma sono 90 per un totale di 27.662,97 Km/q e nel sottofondo marino sono 24 i permessi per 8.800 Km/q: si sta perforando un territorio equivalente a quello della Lombardia e Campania messe insieme.
L'Italia deve fermare le trivelle non i referendum, valorizzare i suoi tesori ambientali, tutelare l'economia della pesca, dell'agricoltura e del turismo che sono messe a rischio dalle tecniche invasive e distruttive di perforazione. Il futuro non e' il petrolio, ma una politica energetica 100% rinnovabile perché la lotta ai cambiamenti climatici non si fa bucando la terra per trovare petrolio, ma avviando la modernizzazione dell'Italia che in questo campo e' stata contrastata dalle lobby del petrolio.>

Firma immediatamente e diffondi la petizione (clicca).

Giobbe Covatta
Angelo Bonelli
Syusy Bladi
Domenico Finiguerra
Vincenzo Fornaro
Fulvia Gravame
Simona Internò
Gregorio Mariggiò
Luana Zanella
Francesco Alemanni
Gianfranco Mascia

Federazione dei Verdi

Fonte news
E-Mail del 12/01/2015 di Gianfranco Mascia (Roma, Italia) tramite Change.Org
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Cop21 - Conferenza delle Parti sul Clima
Rubrica permanente degli articoli e dei servizi
Pubblicati sul sito web del quotidiano "il manifesto.it"



COP21 was not an absolute victory
Anna Maria Merlo

Ce n’est qu’un debut e allora non è male
Giuseppe Onufrio

«L’emergenza è climatica»
Beppe Caccia

Legambiente: «A Parigi segnata la direzione. Ma la revisione va fatta presto»
Laura Matteucci

Cop21: c’è l’accordo. E’ storico?
Anna Maria Merlo

Vittorio Cogliati Dezza, 8 anni a capo di Legambiente: «Manca attenzione politica alle tematiche ambientali»
Laura Matteucci

Le linee rosse della Cop21
Anna Maria Merlo


Cop21: il testo si restringe e l’accordo resta nel vago
Anna Maria Merlo

Cop21: tensioni Ue sulla Tobin tax
Anna Maria Merlo


     Cop 21, settimana decisiva per arrivare all’accordo
     sul clima
  
  r. g.

Will COP21 end with a mini-agreement?
Anna Maria Merlo


Controllo delle emissioni, una sfida di struttura
Sergio Ferrari, Roberto Romano

Api, lavoro e dialogo: Tunisi supera Parigi
Chiara Cruciati

Cop21, il rischio di un mini accordo
Anna Maria Merlo


    Il fattore umano a Parigi
    
Valerio Calzolaio

   «Un tribunale per il pianeta»
   
Geraldina Colotti

   Per Obama al Congresso il clima si fa pesante
   
Marina Catucci

   Cop21, la promessa della muraglia verde
   
Anna Maria Merlo

   La novità, disattesa, dei rifugiati climatici
   
Valerio Calzolaio

   Brazil’s toxic sludge problem
   
Geraldina Colotti

   L’Italia è piena di amianto
  
Antonio Sciotto

   Quando il Paese guardava in avanti
   ma la Confindustria guardava indietro
   
Giuseppe Cassini

   Il fango tossico fa strage in Brasile
   
Geraldina Colotti

   Cop21: il giorno delle belle parole
  
Anna Maria Merlo

Fonte delle news

Sito web de "il manifesto.it" quotidiano online
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

<SMOG a CAGLIARI e HINTERLAND>
Zuncheddu: ancora nessun monitoraggio delle particelle più dannose
Articolo pubblicato sul giornale online "HinterlandCagliari" il 28/1272015



<Non solo cambiamenti climatici ma anche mancanza di ‘verde’. “Gli alberi la vera salvezza non solo sottraggono anidride carbonica e forniscono ossigeno all’aria che respiriamo, ma eliminano anche le pericolosissime polveri sottili, specialmente il particolato fine inquinante (inferiore ai 2,5 micron, o PM2,5), generati soprattutto dai sistemi di riscaldamento tradizionali e dal traffico veicolare”, sostiene Intervento giuridico.
Insomma le polveri sottili del PM10, secondo i dati emessi questo mese dall'Arpas, a Cagliari sono stati rilevati 8 superamenti, a Quartu 9, ad Assemini sono stati misurati 7 superamenti, a Monserrato sono stati contati 12 superamenti, con una media mensile elevata di 45,04 microgrammi/metro cubo e a San Gavino sono stati registrati addirittura 18 superamenti, con una media mensile alta di 72,30 microgrammi/metro cubo.
“A proposito di inquinamento dell’aria di Cagliari e hinterland, di cui il traffico veicolare, secondo le statistiche italiane è responsabile parzialmente, non vorremo che tutto si risolvesse con targhe pari e dispari, allineandoci al ‘coro di ipocrisie’ di altre città. Con ciò fuorviando l’attenzione dei cittadini dalle cause reali dell’inquinamento e dell’emergenza planetaria ambientale - sostiene Claudia Zuncheddu di SardignaLibera - Per quanto sia ben nota la relazione tra le emissioni da traffico legate alla combustione di combustibili fossili e gli effetti sulla salute dei cittadini, per l’aria di Cagliari il traffico è purtroppo il male minore.
Spesso si omette di citare tra le fonti maggiormente responsabili dell’inquinamento della nostra città, le attività del polo industriale da Sarroch a Macchiareddu con i relativi inceneritori. Attività che meriterebbero di essere monitorate secondo la normativa Eu, se non fosse che la Regione, a tutt’oggi non si è adeguata a tale normativa su questi temi. E intanto fra i 25000 morti d’inquinamento nell’ultimo anno in Italia, molti sono sardi.    
Benché consolidata la conoscenza sul rapporto tra gli effetti nocivi sulla salute e le dimensioni del particolato aereo, in molte aree sarde strategiche e tra queste Macchiareddu,  si continuano a rilevare solamente le particelle più grosse, i PM 10, ignorando la rilevazione e il monitoraggio dei più insidiosi PM 2,5 e la frazione ultra fine che include le nano particelle, particolarmente responsabili di danni a livello polmonare, cardiocircolatorio, sistema nervoso centrale e di qualsiasi organo.
Tutto ciò in violazione della direttiva europea del 2008 che prevede il rilevamento e la riduzione dell’esposizione al PM 2,5 al di sotto di 20 microgrammi entro il 2015. Naturalmente tutte queste normative in Sardegna sono giornalmente violate.
Ma nella Terra dei paradossi, dove ‘resuscita’ il carbone da bruciare, fioriscono inceneritori e discariche tutto è possibile.”, conclude Zuncheddu.>.


Fonte prelievo della news (clicca link)
Giornale Online "HinterlandCagliari" del 28/12/2015

Nota
La pubblicazione di questo articolo, è avvenuta previa auitorizzazione scritta del giornale online "HinterlandCagliari"', che si ringrazia.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

<Cambiamento Climatico, che fare? Energie pulite, scelte produttive e ruolo delle comunità>
5° Festival di "Scirarindi" - 29/11/2015 h. 16 c/o il Palazzo dei Congressi della Fiera di Cagliari
http://www.scirarindi.org/scirarindi/?q=node%2F10833

"In vista del vertice sul Clima di Parigi una riflessione che parte dai cambiamenti climatici per toccare da molteplici punti di vista i temi della transizione energetica e il ruolo chiave delle comunità, in una Sardegna attraversata da innumerevoli conflitti ambientali e sociali

I cambiamenti climatici rappresentano oggi un'emergenza globale e locale, che mette a rischio la vita di persone, specie ed ecosistemi. In pericolo c’è la sicurezza di intere popolazioni in ogni area del pianeta. Le cause in gran parte dipendono dall'esplosione dell'utilizzo delle fonti energetiche di origine fossile, dal sovrasfruttamento dei territori, e da modelli di sviluppo che causano devastazione ambientale e sociale.

Come invertire la rotta? Abbiamo a disposizione conoscenze e soluzioni tecnologiche per sviluppare un'economia fossil free, che apre prospettive di nuovi settori produttivi con importanti ricadute occupazionali. Possiamo promuovere azioni che riconciliano le attività produttive con i cicli della natura e con la salute e il benessere anche sociale delle popolazioni. Possiamo sollecitare una transizione energetica condotta insieme alle comunità locali, in una logica partecipativa e condivisa, per una nuova democrazia energetica e uno sviluppo sostenibile e solidale.".

<
Ne parleremo con:

   Luca LOMBROSO meteorologo, conferenziere e divulgatore ambientale. È responsabile tecnico dell'Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena.

   La SALUTE: Vincenzo MIGALEDDU presidente di Associazione medici per l'ambiente – Isde Sardegna, promotore del laboratorio sociale “Sardigna Terra Bia/Sardegna Terra Viva”, per passare da una economia lineare di consumo ad una economia circolare delle risorse.

   Le ENERGIE PULITE: Michele DOTTI E FABIO ROGGIOLANI di ECOFUTURO, festival delle ecotecnologie che aggrega associazionismo, imprese innovative, amministrazioni virtuose, mondo della ricerca e dell’informazione che in Italia si occupano di energie alternative, casa ecologica, risparmio energetico, tecnologie dolci, riuso e riciclo, open source

   CAMBIANDO dal BASSO: Gianluca RUGGIERI di E’NOSTRA Ricercatore all'Università dell'Insubria, attivista energetico e socio fondatore di E’ Nostra, un’impresa cooperativa che fornisce ai propri soci elettricità sostenibile, favorendo la transizione dalle fossili alle rinnovabili e promuovendo la partecipazione attiva e il coinvolgimento dei cittadini.

   ARCHITETTURA di PACE: Daniela DUCATO Imprenditrice visionaria di Guspini, produce materiali, ad alta tecnologia industriale, realizzati senza petrolio solo con surplus ed eccedenze vegetali animali e minerali, risorse spesso smaltite come rifiuti. Premio New Urbanism a New York per il piano del verde a misura di farfalla e di biodiversità e Premio Euwiin a Stoccolma come migliore innovatrice Europea, Promotrice del polo produttivo “La Casa verde CO2.0”

   L’AGRICOLTURA CONTADINA: Sergio CABRAS è l’autore di “Terra e Futuro, l’agricoltura contadina ci salverà”, ha una formazione etno-antropologica e filosofica acquisita attraverso studi personali e numerosi viaggi in Asia. Ha partecipato attivamente al fenomeno di occupazione e recupero di casolari rurali e terreni demaniali abbandonati sul Monte Peglia in Umbria. Dal 1990 conduce una azienda agricola biologica.

   La VOCE delle COMUNITA’: Un portavoce del coordinamento dei comitati sardi, Sindaci o Assessori presenti, ecc…

Coordina l’incontro il giornalista Andrea DEGL’INNOCENTI di "Italia che Cambia".>.

Fonte "Scirarindi"
http://www.scirarindi.org/scirarindi/?q=node%2F10833

Nota Bene
La news è dichiaratamente e integralemnte "copiata" dal sito web di "
Scirarindi", al solo fine di diffonderla e socializzarla perchè, stante la delicata e complessa tematica da trattare, veda il maggior coinvolgimento e "partecipazione" critico-costruttiva possibile, di singole persone e libere associazioni, organismi ambientalisti e istituzioni.
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________




<COP21: la nostra voce contro il riscaldamento globale>
Petizione online di "Progressi - l'Italia in Movimento"
http://www.progressi.org/clima



<Più aumenta la temperatura terrestre maggiori sono gli eventi catastrofici che colpiscono il nostro pianeta, come alluvioni, uragani, frane e desertificazione.
Nel 2014, l’anno più caldo dal 1880, questi eventi hanno causato in Italia oltre 33 vittime, mentre negli ultimi 50 anni sono circa 2 mila i morti.
La prima settimana di dicembre, si terrà a Parigi la XXI Conferenza Internazionale sui Cambiamenti climatici (COP21) dove si arriverà a un nuovo accordo contro il riscaldamento globale.
Per evitare conseguenze peggiori ogni Paese si deve impegnare a diminuire le emissioni di gas serra e ripensare il sistema economico ed energetico basandolo sulle fonti rinnovabili. È dimostrato che investire nell'energia verde genera più economia e più posti di lavoro.
Ma per essere davvero efficaci e sostenibili, le politiche ambientali devono essere condivise e partecipate dai cittadini.
Per questo motivo, in vista della Conferenza di Parigi, chiediamo al governo italiano di:
Consentire la partecipazione alla COP21 di una delegazione di associazioni e comitati locali in difesa del territorio
Istituire un tavolo di confronto sui cambiamenti climatici tra le organizzazioni della società civile e le istituzioni più influenti sul modello energetico
Limitare drasticamente il ricorso alle fonti fossili e sostenere invece l'uso degli impianti a energia rinnovabile
Aumentare e migliorare la raccolta differenziata con la ricerca di nuove tecnologie pulite
Fondare la ripresa economica su interventi di risanamento del territorio, valorizzando le realtà, il trasporto pubblico locale, anziché su investimenti sproporzionati in grandi opere
Portiamo la nostra voce alla COP21 per fermare il riscaldamento globale>.

Fonte news e URL della Petizione
http://www.progressi.org/clima
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

<L’Apennine Energy rinuncia all’istanza idrocarburi Tardiano, tra Campania e Basilicata>
Ola - Organizzazione lucana ambientalista
http://www.olambientalista.it/?p=40809




<La Ola (Organizzazione lucana ambientalista), rende noto che l’Appenine Energy con sede legale a Matera, via XX Settembre 45, con istanza del 7 Ottobre scorso pubblicata sul BUIG dello stesso mese (Bollettino Ufficiale Idrocarburi e Geotermia) ha rinunciato all’istanza di permesso idrocarburi “Tardiano”. Essa riguardava 212,76 Kmq in gran parte situati nel parco nazionale dell’Appennino Lucano e quelli limitrofi ai parchi del Vallo di Diano e del Pollino, tra il Vallo di Diano (Campania) e la Val d’Agri (Basilicata).

Un territorio che comprendeva ben 10 Comuni (2 nel Vallo di Diano: Montesano sulla Marcellana e Casalbuono; 8 in Basilicata: Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Sarconi, Tramutola, Castelsaraceno, Spinoso e Lauria).

Nello stesso BUIG – informa la Ola – la società petrolifera materana ha invece acquistato le intere quote dei permessi idrocarburi “Monte Negro” provincia di Matera (Stigliano, Craco, Aliano, Tursi, San Mauro Forte, Ferrandina) e “Torrente Alvo” ( Tolve, Oppido L.,Vaglio di B. e San Chirico N.), in provincia di Potenza, in precedenza possedute dalla Società Apennine Oil & Gas S.r.l. a seguito della fusione mediante incorporazione di questa società all’Appenine Energy SpA. Nel permesso di ricerca “Torrente Alvo” la società prevede l’approntamento della postazione sonda e la perforazione del pozzo esplorativo denominato “Strombone 3 Dir” situato nel comune di Tolve a poca distanza del centro abitato sulla cui richiesta VIA presso la Regione Basilicata la Ola ha presentatò le proprie osservazioni .

Sull’istanza ”Tardiano” – fa rilevare la Ola – mentre si erano registrate le opposizioni dei comitati lucani e campani e quelle dei comuni del Vallo di Diano, non aveva ricevuto quella dei comuni lucani, rimasti in silenzio.

Con la decisione assunta dalla società petrolifera materana per l’istanza idrocarburi “Tardiano”, l’interesse della stessa sembra dunque rivolgersi oggi verso altri permessi di ricerca idrocarburi di cui la società petrolifera risulta unica titolare in Basilicata.>.

Fonte logo, testo e informazioni
Ola - Organizzazione lucana ambientalista del 02/11/2015

ULTERIORI INFORMAZIONI su OLA

OLA - Organizzazione Lucana Ambientalista
http://www.olambientalista.it/

Il Manifesto

"8 febbraio 2006-8 febbraio 2015: 9 anni di Ola.

Dal 2006, ogni giorno, per la salute dei cittadini,
per la difesa del territorio di Basilicata,
per la valorizzazione dell’ambiente,
per la tutela del suolo dallo sfruttamento del sottosuolo.

Per un Processo di Ricostruzione dell’ Identità del Sud,
per la Democrazia e la Pace nel Mediterraneo,
per la Reazione a Catena dei Movimenti.".

Per saperne di più, clicca sull'URL evidenziato in alto, oppure scrivi:

Info per contattare l'Organizzazione
E-mail: ola@olambientalista.it

Per inviare comunicati stampa ed articoli
E-mail: comunicati@olambientalista.it
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

<DISCARICA MACCHIAREDDU, I CITTADINI DICONO NO CON 3 MILA FIRME - GUARDA IL VIDEO>
Redazione del giornale online HinterlandCagliari.it



<Ancora una volta i cittadino dicono no alla discarica di inerti ‘non pericolosi’, che il Cacip intende realizzare a Macchiareddu a ridosso dei centri abitati. A quanto pare, vista l’impopolarità e con i Comuni che in primavera andranno al voto, i vertici del Consorzio industriale sarebbero in ‘preda’ ad un ripensamento. Tore Mattana presidente e il vice Francesco Dessì, hanno dato subito l’ok, ma considerate le ultime osservazioni presentate, le assemblee contestate e la posizione del Pd a Capoterra, a quanto si dice, sarebbero pronti a far dietrofront. Non resta che attendere il ritiro dell’antico progetto. “Non basta, chiediamo la revoca del progetto”, hanno più volte chiesto i cittadini. Intanto, Giuseppe Cabiddu (ex Sel), stamattina si è recato in municipio per protocollare la richiesta di ritiro. Il direttore del parco eolico dice no: “L’alta montagna di inerti accumulata, potrebbe influire sulla direzione dei venti”. L’agricoltore Silvio Piscedda: “Ho l’azienda agricola da quelle parti e i nubifragi da decenni a questa parte li ho visti tutti. Quel territorio diventa un lago”. Manca la perimetrazione Pai, quindi in teoria quella zona non è a rischio. Ma le alluvioni del 1999 e del 2008 dimostrano il contrario. Sono urgenti gli studi morfologici e idrogeologici. Inoltre non dimentichiamo che a luglio è stato approvato il Piano di gestione del rischio alluvione. Questo sicuramente imporrà nuovi approfondimenti.>.

Fonte: HinterlandCagliari.it
Foto: Boccolo (studio via V. Emanuele, Capoterra)
Video: Luca Ghironi
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

In RICORDO della TRAGICA ALLUVIONE del 22 OTTOBRE 2008

Sit-in del Movimento "Capoterra: Solidarietà - Pari Dignità", il 22/10 h. AM c/o il Palazzo del Consiglio Regionale di via Roma a Cagliari




Immagine fotografica realizzata nel 2008 da GiGhi, con Nikon da 4 MPixel, nei pressi della ex Scuola dell'Infanzia della lottizzazione Rio S. Girolamo a Capoterra.


Riportiamo il testo integrale del Comunicato Stampa inviato a questo sito web dal Movimento "Capoterrà: Solidarietà - Pari Dignità", sorto successivamente alla tragica alluvione che, devastando il territorio del Comune di Capoterra, ha causato anche la morte di 4 persone. In ricordo di questo nefasto evento e per sollecitare l'inizio dei lavori di messa in sicurezza idrogeologica del territorio, nella mattinata del giorno di giovedì 22 c.m., sarà  svolto un sit-in sotto i portici del Palazzo del Consiglio Regionale, sito nella via Roma a Cagliari. Tutte le persone interessate, possono partecipare a sostegno delle legittime richieste degli abitanti/residenti, a tutt'oggi concretamente e vergognosamente inascoltate.


RICORDANDO IL 22 OTTOBRE 2008

Leggi il Comunicato Stampa integrale in PDF


Capoterra, 18 ottobre 2015

Fonte:
Movimento “Capoterra: Solidarietà – Pari dignità” c/o Carlo Carcangiu

Località La Vigna 2^ strada n. 77, cell. n. 3357691811 - 09012 Capoterra (CA)

Sito Web http://www.solidarietapercapoterra.it

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Mar Cinese Meridionale: "E' la peggior distruzione di coralli da parte dell'uomo"
Articolo di Lorenzo Colantoni per la Rubrica Ambiente de l'Espresso.it

<Sei nazioni si stanno scontrando da anni per il possesso delle isole presenti in uno degli arcipelaghi più ricchi di biodiversità al mondo. Sui cui fondali ci sono anche grandi giacimenti di gas. E, mentre la tensione nell'area sale, la Cina sta trasformando le barriere coralline in monoliti di cemento. Un disastro senza precedenti, come denunciano gli scienziati.
Da trent’anni a questa parte sei nazioni si stanno scontrando per il possesso delle isole coralline nel Mar Cinese Meridionale, sui cui fondali ci potrebbe essere il triplo di gas che in tutto il Kuwait. Mentre la tensione sale, la Cina sta ora trasformando barriere coralline incontaminate in monoliti di cemento e piste d’atterraggio, mettendo a rischio i banchi di pesce che sfamano il Sud Est Asiatico.>... Continua a leggere l'articolo ./.

Fonte: l'Espresso.it

<Emergenza suolo: in italia perso al ritmo di 7 mq al secondo>
"Una risorsa non rinnovabile che deve essere tutelata con provvedimenti urgenti ed efficaci. Da Ispra e Cnr un ebook che espone la delicata situazione ambientale italiana".

Leggi l'articolo integrale curato dalla Redazione di
Repubblica.it / Ambiente del 13/11/2015

Land Grabbing italiano - Comitato “S’Arieddu per Narbolia”
ActionAid sostiene il diritto alla terra dei cittadini di Narbolia, in Sardegna





Ebbene sì, succede anche a casa nostra. In un piccolo comune di 1.800 abitanti in provincia di Oristano, in Sardegna, un’azienda ha deciso di destinare ben 64 ettari di terreni alla produzione di energia, attraverso un mega impianto di serre fotovoltaiche, anziché preservarli per scopi agricoli.

Stiamo parlando di un caso di accaparramento di terra (
land grabbing), né più, né meno, di quelli che, in Senegal e Tanzania, sono stati oggetto di due recenti campagne di ActionAid.

L’azienda in questione, Enervitabio S.Reparata, riceverà oltretutto milioni di euro di sussidi proprio grazie all’impianto e alla vendita dell’energia prodotta, a meno che il prossimo 5 novembre il Consiglio di Stato non accolga le ragioni del
Comitato S’Arieddu per Narbolia”, che ActionAid sostiene in questa importante lotta.

Tutto è iniziato nel 2012 quando l’Azienda Enervitabio S.Reparata costruisce su 64 ettari di terreno agricolo, un grande impianto di serre fotovoltaiche. Le serre fotovoltaiche, ossia agricole, dovrebbero seguire dei requisiti specifici atti a garantire la produzione agricola come primo e principale scopo. Ma a tre anni dalla sua costruzione, come denuncia il Comitato “S’Arieddu per Narbolia”, di attività agricole dentro le serre ne vengono realizzate ben poche, rendendo evidente come il vero obiettivo di questo progetto fosse quello di utilizzare la terra per scopi altri da quelli agricoli, ovvero produrre energia grazie ad un sistema di incentivi fortemente distorsivo.

Un Comitato spontaneo di cittadini dei quei territori, denominato “
S’Arieddu per Narbolia” si è quindi costituito per protestare contro il progetto e chiederne la revoca delle autorizzazioni, il relativo smantellamento e la bonifica dei terreni. Quello che viene maggiormente contestato è soprattutto l’opportunità del progetto che priva un’area a forte vocazione agricola di 64 ettari di terreni irrigui adatti alla coltivazione.

Il TAR della Sardegna, con la sentenza dell’11 Luglio del 2014 ha accolto i rilievi sollevati dal Comitato e alle organizzazioni che lo sostengono, Adiconsum, Italia Nostra e WWF, dichiarando illegittime le autorizzazioni comunali concesse per la costruzione delle serre fotovoltaiche di Narbolia.

E’ nostra convinzione che i diritti sulla terra, anche quelli di proprietà, devono essere bilanciati dai doveri: tutti dovrebbero tutelare la sostenibilità di lungo termine della risorsa terra. In questo caso né chi ha comprato i terreni per il progetto, né chi ha dato le autorizzazioni, il Comune, sembrano aver operato tutelando la sostenibilità di lungo termine di quella terra e ancora di più, di quei territori.

Da diversi anni
ActionAid lavora al fianco delle comunità locali che nei Paesi poveri si oppongono all’accaparramento della loro terra. Questo progetto, come molti altri in Sardegna, in Italia e in Europa, dimostra come il fenomeno del land grabbing riguardi anche i nostri territori e per questo è importante stare al fianco del Comitato “S’Arieddu per Narbolia” che, con grandi difficoltà, sta conducendo una lotta fondamentale per la tutela di un bene comune come la terra.

Il prossimo 5 Novembre il Consiglio di Stato si esprimerà sul ricorso realizzato dall’azienda e dalle istituzioni locali nei confronti della sentenza del TAR Sardegna. A prescindere dall’esito della sentenza, è importante ribadire che questo progetto non aiuta né l’ambiente, né il territorio di Narbolia e che è urgente, come chiede, inascoltato dalle istituzioni regionali, il Cordinamento Comitati Sardi, di cui quello di Narbolia fa parte, una moratoria delle autorizzazioni di impianti di produzione di energia rinnovabile e non, che stanno devastando il territorio sardo.

Fonte: ActionAid (clicca)
__________________________________________________________________________________________________________________________________________


DELIRIO di ONNIPOTENZA
L'uomo sta' solo distruggendo quanto creato da Dio e/o dalla Natura!



Fonte immagine

"You control your universe" - Snapchat: Greatvibess - Twitter: @greatvibesss 28-10-2015
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 
 
Cerca
Torna ai contenuti | Torna al menu